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"Stuprata in caserma". Indagati tre carabinieri

Roma, denuncia-choc di una 32enne italiana: "Mi hanno arrestato, poi violentato". Gli uomini sospesi e allontanati dalla Capitale

Giulio Bucchi
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"Sono stata violentata da tre carabinieri". La denuncia-choc è di una donna italiana di 32 anni, arrestata la scorsa notte per furto e portata in caserma a Roma, zona Quadraro. Dopo essere stata sfamata dagli agenti in sala mensa e in attesa del processo per direttissima (previsto per oggi, venerdì), la ragazza avrebbe subito violenza: "Mi hanno stuprata, in caserma", ha denunciato. L'ABUSO - Secondo la ricostruzione fornita dalla donna, tre carabinieri, al rientro in caserma dopo una serata libera in compagnia di un amico (sembra un vigile urbano) e in stato di eccitazione alcolica, l'avrebbero fatta uscire dalla cella, portata in mensa e abusato di lei ripetutamente. Altri due carabinieri avrebbero fatto da palo. La vittima avrebbe anche citato un tatuaggio che uno dei carabinieri ha impresso sul fianco. Dopo aver denunciato i fatti in un'altra stazione dei Carabinieri, la ragazza è stata portata in ospedale e sottoposta ad accertamenti e cure del caso. I TRE SOSPESI E INDAGATI - I tre carabinieri (e anche il quarto uomo) sono indagati per il presunto stupro, e sono stati sospesi dai ruoli operativi e allontanati dalla Capitale. Il provvedimento è stato preso dal Comando provinciale di Roma a titolo precauzionale in attesa che l'inchiesta della Procura faccia il suo corso. I tre militari sono stati trasferiti nelle province di Milano, Torino e Cagliari. "I fatti denunciati", ha dichiarato il Colonnello Maurizio Mezzaville, "sono gravissimi e dolorosi, e per questo oggetto di un'indagine accurata e rigorosa da parte dell'autorità giudiziaria e della stessa Arma dei Carabinieri. La vicenda, comunque", ha concluso, "nulla sottrae all'efficienza e alla dedizione da parte della compagine dell'Arma che sta operando su Roma, testimoniata dai risultati operativi conseguiti negli ultimi mesi".

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