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Frattini: gli stupratori romeni

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scontino la pena a casa loro

Silvia Tironi
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"Gli stupratori di Guidonia scontino la pena nelle carceri in Romania". Il ministro degli Esteri Franco Frattini chiede la linea dura contro i quattro romeni arrestati con l'accusa di aver violentato una ragazza e aver picchiato il fidanato. "Non si deve sospendere il trattatodi Schengen", sottolinea il titolare della Farnesina, "ma bisogna fare di più per contrastare il crimine. Schengen è una grande libertà a cui non si deve rinunciare. Io non direi che questi sono criminali rumeni, un criminale è un criminale. Però ci sono dati statistici: la comunità rumena è quella dalla quale purtroppo viene una gran parte di quelli che commettono reati in Italia. Questi criminali devono scontare la pena nel loro Paese e la Romania deve accettare questo discorso. Sarebbe vera solidarietà europea, senza puntare il dito contro nessuno". Intanto continuano le indagini sui quattro romeni arrestati: giunti nel nostro Paese solo alcune settimane fa, non hanno precedenti penali a Roma. Anche se, a quanto pare, le loro giornate non erano costellate di attività propriamente legali: di giorno facevano lavori saltuari ma la notte, in gruppo, avolto coperto, rapinavano le coppiette. Tra le carte sul tavolo del gip, le intercettazioni telefoniche cheli hanno traditi: "Nasconditi, non farti vedere alla finestra...e poi via, via, fuggiamo prima a Padova, poi più su". Sono le parolepronunciate in cattivo italiano da uno della banda al cellulare rubatoalla ragazza violentata. Poco dopo, sono stati bloccati al caselloautostradale di Tivoli, a bordo di una Bmw con targa romena. Il sindaco di Tivoli, Giuseppe Baisi, invoca "una condanna esemplare". Il primo cittadino chiede una scelta di polso: "Sarebbe un grave errore criminalizzare l'intera comunità degli stranieri o utilizzare questa vicenda per strumentalizzazionipolitiche, ma per i responsabili di questo immondodelitto serve una condanna esemplare".

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