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Marina contro Saviano: "Paura? Ma di che cosa?"

La replica dell'ex editore dopo le accuse lanciate da Fazio: "Roberto mi sembra provocatorio e strumentale"

Andrea Tempestini
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Si alza il livello dello scontro tra Marina Berlusconi e lo scrittore Roberto Saviano, che è toranato a pungere e criticare la figlia del premier nella puntata di domenica sera di Che tempo che fa, il programma condotto da Fabio Fazio con cui l'autore di Gomorra si spese nella trasmissione Vieni via con me. La presidente di Mondadori rilancia: "Non ho e non ho mai avuto paura di esprimere le mie opinioni, anche estremamente critiche", ha spiegato rispondendo alle dichiarazioni di Saviano. Una polemica, quella tra lo scrittore campano e quella che è ormai il suo ex editore, che la figlia del premier definisce "ormai stucchevole" sottolineando che "continuare a giocare sull'equivoco, a voler confondere la legittima manifestazione di un'opinione con le scelte editoriali" è "strumentale e provocatorio oltre che decisamente ripetitivo".   "DI CHE PAURA PARLA SAVIANO?" - "Non posso tacere di fronte alle accuse", prosegue le nota firmata dalla figlia del premier. "Avrei dimostrato paura politicà perchè mi sarebbe mancato il coraggio di dire chiaramente che non sopporto più le parole di Saviano, sarei protagonista di una contraddizione pesantè in quanto sedicente editore libero che poi, quando qualcosa non va, mi dà addosso. Ma di quale paura sta parlando Saviano? E di quale contraddizione?", Marina incalza lo scrittore. "Non ho e non ho mai avuto paura di esprimere le mie opinioni, anche estremamente critiche: nei confronti di Saviano e non solo nei suoi". L'autore di Gomorra, secondo il numero uno di Mondadori, "continua a non distinguere, o a far finta di non distinguere. La libertà di pensiero e di espressione", sottolinea, "è un diritto universale che a nessuno, e sottolineo nessuno, può essere negato". Criticare, spiega, non equivale a "censurare". "ROBERTO STRUMENTALE E PROVOCATORIO" - "Le mie opinioni personali", continua la figlia del premier, "nulla hanno a che vedere con le scelte della casa editrice che presiedo. Scelte che erano e restano totalmente libere e pluraliste: e questo, sia ben chiaro, non nonostante la famiglia Berlusconi come azionista di riferimento, ma anche grazie a noi e al modo autenticamente liberale di interpretare il nostro ruolo di editori". Saviano, si chiede Marina Berlusconi, "può lamentare una censura? Una minor attenzione da parte della Mondadori nei suoi confronti? La tutela della più assoluta libertà di espressione degli autori, a cominciare da Roberto Saviano, è e resterà al centro del nostro essere editori. La contraddizione", prosege, "mi sembra quella di chi rivendica giustamente per sè la sacrosanta libertà di parola e di critica che poi però pare non riconoscere ad altri. Per quanto mi riguarda", conclude Marina, "posso solo aggiungere che continuare a giocare sull'equivoco, a voler confondere la legittima manifestazione di un'opinione con le scelte editoriali, mi pare strumentale e provocatorio oltre che decisamente ripetitivo".

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