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Scazzi: udienza di scarcerazione per i due fermi

Il fratello e il nipote di Michele Misseri si proclamano innocenti. La sentenza del Riesame di Taranto entro il 10

domenico d'alessandro
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E' iniziata nel primo pomeriggio l'udienza davanti al Tribunale del Riesame di Taranto che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di scarcerazione presentata dal fratello e dal nipote di Michele Misseri. Carmine Misseri (a destra, nella foto) e Cosimo Cosma vennero arrestati lo scorso 23 febbraio con l'accusa di concorso in soppressione di cadavere nell'ambito dell'inchiesta sul delitto di Sarah Scazzi, avvenuta il 26 agosto ad Avetrana. Entrambi gli indagati sono presenti in Aula. Secondo l'accusa, sostenuta dal pubblico ministero Mariano Buccoliero e dal procuratore aggiunto Pietro Argentino, i due avrebbero aiutato lo zio Michele a nascondere il cadavere della giovane nel pozzo di contrada Mosca, dove venne ritrovato circa un mese e mezzo dopo la scomparsa. I due indagati si sono sempre proclamati innocenti. La Procura produrrà oggi i nuovi elementi acquisiti grazie alla testimonianza di un uomo che afferma di aver visto, il 26 agosto, Cosimo Cosma discutere animatamente con lo zio in una strada vicina a via Deledda, dove risiede la famiglia Misseri. La sentenza arriverà entro il 10 marzo.

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