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Addio a Nilla Pizzi, signora di Sanremo

La cantante era stata ricoverata in clinica tre settimane fa. Tra un mese avrebbe compiuto 92 anni / FOTO E VIDEO

Privitera Andrea
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E' morta Nilla Pizzi, la cantante italiana vincitrice della prima edizione del Festival di Sanremo con il successo Grazie dei fiori. A comunicarlo è stato il suo agente Lele Mora. La cantante, che avrebbe compiuto 92 anni il prossimo 16 aprile, era ricoverata in una clinica dopo un intervento subito tre settimane fa. Guarda su LiberoTv il video del 91esimo compleanno di Nilla Pizzi, festeggiato con Lele Mora IL CORDOGLIO DI NAPOLITANO - Appena appresa la notizia, anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa della popolare interprete. Ma a stringersi accanto ai parenti di Nilla è anche tutto il mondo dello spettacolo. Gianni Morandi ha riferito che "ha dedicato la sua vita alla musica e lascia una traccia indelebile, perchè il festival di Sanremo è nato e diventato importante grazie a lei, che lo ha portato nel mondo". Secondo il cantante di Monghidoro, "Nilla Pizzi era una sorta di istituzione, una star, la regina di Sanremo. Era il simbolo di Sanremo. Avevo per lei una grande stima. Era una donna molto legata alla tradizione, alla sua città, dove era molto amata. Lei è un bellissimo esempio - aggiunge Morandi - È difficile riuscire ad arrivare a quello che ha fatto lei, anche perchè ha cantato fino a pochi mesi fa, mantenendo ancora quel colore di voce così particolare. Quest'estate ha fatto anche spettacoli qui a Bologna. È stato un grande esempio di longevità artistica e di grande qualità. Siamo tutti dispiaciuti e un pò legati a lei - conclude - Era un'artista internazionale, ma per noi bolognesi era qualcosa in più". BAUDO: "ERA UNA DONNA PACIOSA" - Pippo Baudo, commosso, dice: "È stata una grande cantante, una delle più grandi in Italia, dotata di una voce unica, riconoscibile tra mille e protagonista di una splendida carriera. Nilla era anche una donna molto sensibile, generosa e dotata di straordinaria umiltà: non dimentichiamo che nel '94 tornò a Sanremo con la 'Squadra Italia', con tante altre voci, per cantare un solo verso. Non se la tirava mai, si sentiva sempre parte del gruppo. Lei amava la vita: è stata sempre attiva, fino agli ultimi tempi. Ha perfino partecipato a Quelli che il calcio con Simona Ventura. Era una donna paciosa, burrosa anche nell'animo, dall'atteggiamento sempre bonario. Non dimenticherò tutte le volte che abbiamo riso e scherzato insieme". COSTANZO E PAOLO LIMITI - Secondo Maurizio Costanzo, "era una regina, una gran signora. Mi dispiace molto. Bisogna pensare - sottolinea - che le canzoni di Nilla si possono ancora cantare. Con comodo, mi canti una canzone di Sanremo di quest'anno? Questo è il punto". Molto dispiaciuto anche Paolo Limiti, che ha avuto in Nilla una compagna di viaggio per alcuni dei suoi maggiori programmi televisivi: "Con Nilla Pizzi se ne va un pezzo di storia del nostro Paese perchè è stata una colonna sonora molto importante per la società italiana dal dopoguerra ad oggi". Il conduttore e autore ricorda il modo semplice e generoso che ha riflesso la nostra società molto di più di quanto non siano riuscite a fare persone colte. Le persone che non hanno grandi sovrastrutture, come Nilla riescono a rappresentare senza filtri quello che è lo specchio del tempo. Nilla è stata una grande artista donna generosa, che della gente ha cantato le gioie e le lacrime". UNA CARRIERA DA REGINA - Nilla (all'anagrafe Adionilla) Pizzi, è nata il 16 aprile 1919 a Sant'Agata Bolognese. Gli inizi della sua carriera artistica la vedono alle prese tra spettacoli per militari e concorsi canori: tra questi, spicca la vittoria al concorso Eiar del '42 a Montecatini. A 18 anni arriva invece prima alle 'Cinquemila lire per un sorriso', progenitrice di Miss Italia e dei concorsi di bellezza. Nel '51, è invece il turno di Sanremo, che nella sua prima edizione veniva trasmesso esculsivamente in radio. A cantare i venti brani selezionati sono solo in tre: lei, Achille Togliani e il Duo Fasano. L'artista bolognese vince tutto il possibile: prima, seconda e terza, con Grazie dei fior (che vendette 36.000 dischi, un record per l'epoca), La luna si veste d'argento e Serenata a nessuno. En plein pure nel '52, con Vola colomba, Papaveri e papere, Una donna prega. Nel '58 arriva invece seconda con 'L'edera'. Dopo più di vent'anni di assenza dall'Ariston, la Regina torna sul palco sanremese nell'edizione del 1981, vinta da Alice (Per Elisa), come co-presentatrice assieme a al produttore musicale Claudio Cecchetto ed Eleonora Vallone. La sua fama è però grande anche al di là dell'Italia. nelle comunità italiane all'estero, dagli Usa al Sudamerica, all'Australia, è sempre acclamata con grande calore. Nel '94, torna ancora a Sanremo, questa volta ancora come cantante nella 'Squadra Italia' che vede riuniti Wess e Gianni Nazzaro, Jimmy Fontana e Rosanna Fratello, Tony Santagata e Lando Fiorini, Wilma Goich e l'ex frà Cionfoli.

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