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Le Pen-Borghezio a Lampedusa. 1.800 libici respinti

Proteste contro la visita dei due politici, alcuni striscioni in aeroporto. Avvistati altri 21 barconi. Viminale dice no a nave con quasi duemila persone

domenico d'alessandro
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Una nave con a bordo circa 1800 cittadini libici è stata respinta nel primo pomeriggio dalle autorità di Malta, e dopo aver virato verso l'Italia è stata respinta anche dal Viminale. La nave, secondo quanto ha raccontato la tv araba Al Jazeera, è un traghetto marocchino partito da Misurata: non è chiaro dove attualmente si trovi e, in particolare, se abbia fatto ritorno verso il nord Africa. ARRIVANO LE PEN E BORGHEZIO - A Lampedusa, intanto, esplode la polemica politica. Originata dalla visita di Marine Le Pen e Mario Borghezio, che si sono recati presso il centro d'accoglienza temporanea di contrada Imbriacola. Una piccola folla s'era radunata nell'isola siciliana per "dare loro il degno benvenuto", aveva detto Paola La Rosa, dell'associazione Askavusa, che aveva spiegato ancora: "Non vogliamo che l'immagine dell'isola sia legata a un personaggio che ha fatto del razzismo e dell'intolleranza la matrice della propria azione politica". Paola La Rosa fa riferimento, con le sue parole, sia alla Le Pen, figlia del leader dell'estrema destra francese Jean Marie, sia all'europarlamentare leghista Borghezio. Nell'aeroporto erano stati esposti degli striscioni che con scritto "madame Le Pen non sei la benvenuta" e "il mondo è a colori fatevene una ragione". ANCORA SBARCHI - Intanto nel porto dell'isola continuano gli sbarchi. Nella mattinata di lunedì è arrivato un barcone con 71 immigrati - tutti uomini - a bordo. La Guardia Costiera, inoltre, ha avvistato altre venti carrette del mare ancora in acque internazionali ma dirette verso l'Italia: la più vicina è a poche miglia a sud dell'isola. Complessivamente sui ventuno barconi ci sarebbero più di mille persone.

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