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Nichi e il nucleare: o sei allarmista o sei un criminale

Vendola: "Sul dibattito c'è logica da cricca". Ma l'amico Obama lo smentisce: "Avanti con le centrali"

Federica Lazzarini
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"Zittire la discussione sul nucleare risponde a logiche da cricca criminale": questa l'entrata a piedi uniti del governatore della regione Puglia, Nichi Vendola, nel dibattito che, specialmente dal giorno del terremoto in Giappone, infiamma le platee nazionali ed internazionali. Energie rinnovabili, ammodernamento delle infrastrutture ed incentivi contro gli sprechi energetici le proposte messe in campo dal politico barese. Nulla di nuovo, verrebbe da dire: dal 2005, anno di inizio del suo primo mandato come governatore, Vendola ha inflitto al paesaggio pugliese una serie di pugnale in versione pala eolica. VENDOLA: "GLI ITALIANI NON SONO FESSI"-  L'attacco di Vendola giunge in risposta alle dichiarazioni del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, intervistata quest'oggi dal direttore di Libero Maurizio Belpietro a La telefonata su Canale 5. "Il ministro pensa che i cittadini italiani siano una platea di ganzi da abbindolare, ma si sbaglia. Noi armeremo una battaglia radicale sul diritto delle nostre comunità, dei nostri territori, della nostra gente a difendersi da una scelta che ha soltanto i tratti dell'affarismo lobbistico". Il pensiero (e le parole) dell'esponente del Pd ripiombano la discussione in pieno clima da guerra fredda, cavalcando l'allarmismo, già ampiamente diffuso, in tema di ritorno al nuceare: "Tre incidenti rilevanti come quello del '79 a Three Mile Island, dell'86 a Chernobyl e quello alla centrale di Fukushima in Giappone hanno smentito tutte le certezze dei nuclearisti in tema di sicurezza delle centrali atomiche". La proposta di Vendola per fare fronte alle necessita di approvvigionamento energetico del nostro paese sarebbero "solarizzazione strutturale", nuovi incentivi per le risorse rinnovabili e lotta dura contro lo stato di "l'obsolescenza" della rete di trasmissione dell'energia. LA MERKEL CHIUDE 7 CENTRALI - Anche Angela Merkel, cancellierea tedesca, decide di puntare sulle risorse rinnovabili. L'allarme nucleare in Giappone a seguito del terremoto di venerdì 11 marzo e l'incombere delle prossime elezioni portano la cancelliera a promettere la chiusura di 7 impianti fra i 17 attivati in Germania prima del 1980. Stop per le centrali più vecchie meno sicure, anche se, per il momento, la chiusura non supererà i tre mesi. Tutti gli impianti della Repubblica Federale verranno comuque sottoposti a nuovi controlli: "Avvieremo un esame di sicurezza di tutte le centrali nucleari", ha dichiarato la cancelliera durante la conferenza stampa che ha seguito l'incontro con i governatori dei Laender dove si trovano i reattori. I governatori hanno discusso delle modalità attuative della moratoria, nonchè di come supplire ai mancati approvvigionamenti energetici. 20 NUOVI REATTORI PER OBAMA -  Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sceglie di andare controcorrente e, nel suo discorso sullo stato dell'Unione, ha parlato della costruzione di 20 nuove centrali in territorio americano. Il presidente ha dunque deciso di ignorare le molte voci che in questi giorni si sono levate per chiedere il graduale abbandono dell'energia nucleare in favore delle energie alternative. Obama, pur confermando l'interesse del suo governo per le rinnovabili, ha sostenuto l'importanza dei nuovi reattori per diminuire la dipendenza degli Usa dalle importazioni petrolifere.

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