Mr Firefox: "Il web libero serve alle proteste nel mondo arabo"
Tristan Nitot, presidente di Mozilla Europe: "In Medio Oriente ci espanderemo come nell'Est Europeo". E su Apple: "Vogliono evitare la nostra concorrenza sul mobile"
"Vogliamo una rete libera, per favorire la lotta contro i regimi nel mondo arabo". Tristan Nitot, presidente di Mozilla Europe, ha parlato della sua visione della rete a Libero-news.it per l'uscita di Firefox 4, ultima versione del popolare browser. Nitot ha parlato dei problemi di diffusione di Firefox sul mercato mobile ("Siamo ostacolati da questioni strategiche e tecniche") e del futuro delle applicazioni web ("Vogliamo evitare un monopolio"). L'uscita di Firefox 3.5 era stata sponsorizzata con un Download day da record. Come mai questa volta non è stato organizzato? "Il Download day è stata a suo tempo una buona idea. E' stato stimolante pensare di finire sul Guinnes dei primati come software più scaricato in 24 ore. Visto che questo obiettivo l'abbiamo già raggiunto, abbiamo preferito fare qualcosa di diverso, cioè un Twitter party, ovvero la creazione di un mosaico collettivo con tutti i volti di chi ha scritto riguardo Firefox 4. Inoltre, attraverso il sito 'Glow' abbiamo tenuto conto del numero di download, che stanno raggiungendo i 10 milioni". Uno dei problemi principali di Firefox è il rischio di sovraccarico per colpa dei troppi componenti aggiuntivi. Come state gestendo il problema? "Ce ne stiamo occupando in alcuni modi diversi. Ad esempio, con la possibilità di installare e disinstallare gli add-ons anche quando Firefox non è in funzione. Nella versione 4 del browser abbiamo inoltre incluso un metodo più semplice per la gestione dei componenti aggiuntivi. Infine, noi sviluppatori siamo in grado di controllare quante risorse richiedono questi add-ons: si tratta di dati utili per un miglioramento nella programmazione". Firefox in versione mobile non è disponibile per iPhone, iPad o Blackberry. Come mai? "Ci rendiamo conto che il mercato mobile sta crescendo di importanza, eppure ci sono alcune questioni strategiche e tecniche che ci impediscono di essere presenti ovunque. In particolare, sui dispositivi Apple non siamo presenti per una questione di contratto: non siamo noi a voler boicottarli, ma sono loro a non voler avere a che fare con noi per evitare concorrenza col loro browser Safari. Per quanto riguarda Blackberry e Symbian si tratta invece di questioni tecniche". In che direzione volete espandervi sul mercato? "Siamo un'organizzazione no-profit, quindi siamo molto diversi dalla nostra concorrenza. Noi non aspiriamo alla dominazione totale del mercato, ma al miglioramento del web. Internet è una risorsa importantissima per l'umanità, e il nostro obiettivo è quello di renderlo un posto migliore. In ogni caso, per farlo dobbiamo controllare una buona fetta di mercato, in modo da influenzare i nostri concorrenti, esattamente come è successo con Internet Explorer". Siete interessati ad avere una posizione forte nei paesi in via di sviluppo? "Certo. Le proteste in corso nel mondo arabo sono state ispirate da Internet, quindi una rete più aperta e libera è decisamente importante. Sono sicuro che la nostra fetta di mercato aumenterà in questi paesi: è già successo in Polonia e nell'Europa dell'est, tutti luoghi tenuti in scarsa considerazione dai nostri concorrenti. Mentre infatti per Microsoft è sempre stato troppo costoso tradurre Internet explorer in polacco, il nostro lavoro di adattamento è stato svolto da volontari, e ora Firefox è usato dal 50% degli utenti polacchi. Stesso discorso per la Spagna: il nostro browser è disponibile in tutte le cinque lingue ufficiali del paese". Qual è la sua opinione sull'uso di Internet attraverso le applicazioni? "Ci sono sia lati positivi sia negativi in questo nuovo sistema. Da un lato, i piccoli sviluppatori possono ottenere maggiore visibilità e avere quindi maggiori possibilità di crescita. Dall'altro c'è un grave rischio di monopolio, come quello che si è venuto a creare con l'App Store di Apple. Mi preoccupa il fatto che alcune persone in California possano decidere su che contenuti possono essere fruiti in Europa. Esistono culture diverse, e spesso è difficile distinguere tra giusto e sbagliato. In ogni caso, Mozilla metterà presto a disposizione un sistema di web apps, disponibili sia per dispositivi mobili sia per il browser stesso". di Andrea Privitera