Misurata, cade aereo del raìs. Raid a Tripoli
Abc: "Abbattuto mezzo di Gheddafi da caccia francese in no-fly zone". Corte: "Crimini contro l'umanità". La città marittima assediata da truppe del Colonnello
Nel sesto giorno dell'operazione Odissey Dawn in Libia, un aereo lealista che volava in regime di no-fly zone è stato abbattuto da un jet francese: lo ha riferito la Abc. Si tratta della prima volta che un aereo libico sorvola la no-fly zone, e secondo quanto riportano fonti militari francesi citate sempre dall'Abc, il velivolo sarebbe un Galeb mono-motore che sorvolava la città di Misurata. Le forze armate dell'Eliseo hanno confermato che un missile aria-terra è stato sparato contro un velivolo di Gheddafi. Nel pomeriggio di giovedì si è appreso che la Corte penale internazionale dell'Aja condannerà sicuramente il raìs e gli esponenti del suo governo per crimini contro l'umanità. Sempre a Misurata, i ribelli hanno affermato di avere il "completo controllo del porto". Fonti mediche, invece, riportano il drammatico bilancio di una settimana di scontri: 109 morti e almeno 1300 feriti. Ad Agedabia, inoltre, i ribelli svelano che le truppe del regime stanno trattando la resa insieme ai responsabili degli insorti. TRIPOLI NEL CAOS - Nel resto del Paese si segnalano ancora durissimi scontri e attacchi: "Continuano i bombardamenti della compagine occidentale in terra libica", riportano gli ufficiali fedeli a Muammar Gheddafi (il suo bunker è stato nuovamente bombardato) sulla strage avvenuta nell'ospedale di Tripoli. L'agenzia ufficiale del Paese, Jana, mercoledì aveva parlato di un "numero importante" di vittime nella periferia orientale della capitale, nell'area di Tajra, in seguito ai raid aerei della coalizione internazionale. Gli uomini del Colonnello hanno mostrato ai giornalisti 18 corpi carbonizzati, di militari e civili. Nelle ultime 12 ore sono state almeno dieci le forti esplosioni udite dagli abitanti provenire dal quartiere. L'agenzia di stampa accusa: "Hanno preso a bersaglio un quartiere residenziale facendo un numero importante di morti fra i civili". Ci sarebbe poi stato un "terzo bombardamento" sui soccorritori che stavano lavorando per estrarre i morti e i feriti dalle macerie. Sporadici tiri della contraerea libica sono stati uditi a Tripoli dalle 20.30 (le 21.30 italiane). Nel cielo della città erano visibili le scie luminose dei proiettili traccianti. Gli attacchi della coalizione internazionale hanno colpito nella notte altre zone, concentrandosi su alcune installazioni civili e militari a Jafar, a Sud Ovest della capitale. La tv di Stato ha parlato di attacco da parte di "crociati colonialisti". Proseguono però le violenze delle forze lealiste, in particolare a Misurata, dove la stretta del regime nei confronti dei ribelli cresce di ora in ora. CONDANNA DELL'AJA - Il procuratode della Corte penale internazionale dell'Aja, Louis Moreno Ocampo, ha fatto sapere che la condanna a Gheddafi per crimini contro l'umanità "è sicura al cento per cento". Ocampo sta attualmente indagando su sei episodi di violenze contro i civili a Tripoli, Bengasi e in altre città libiche: i risultati dell'inchiesta verranno presentati a maggio. USA: "IMPOSSIBILE ESCLUDERE VITTIME CIVILI" - "Mi auguro che sia la Nato a prendere il comando della missione contro la Libia. La Nato è la coalizione in grado di operare velocemente e di attaccare". Lo ha detto a Sigonella il generale Carter F. Ham, comandante degli United States Africa Command. Alla domanda se ci sono state vittime tra i civili ha detto: "Non posso escluderlo. Sono sicuro che i nostri piloti stanno eseguendo con precisione chirurgica i loro compiti. Il regime sta invece facendo vittime civili e questo è inaccettabile". Ham ha anche fatto il bilancio della prima settimana di azioni contro la Libia: "Durante questi sette giorni - ha detto - sono state colpite le stazioni fisse militari libiche. Adesso, la strategia è cambiata perchè si stanno intercettando gli obiettivi in movimento ma con la priorità di non colpire i civili". AGEDABIA - La tv panaraba Al Arabiya riferisce di nuove bombe sul bunker di Gheddafi ad Agedabia. Carri armati delle forze fedeli al Colonnello hanno preso posizione agli ingressi orientale e occidentale della città, a meno di 200 chilometri a Sud di Bengasi. Secondo Al Jazeera, invece, una delle brigate fedeli al Raìs, rimasta a presidiare la città, è stata circondata dai ribelli libici di Bengasi. Stando a quanto riferito dalla tv satellitare la brigata, che è rimasta completamente isolata e non può più comunicare né ricevere rifornimenti da Tripoli, starebbe trattando per la resa. MISURATA - Rimane complicata la situazione a Misurata, unica città libica dell'ovest del Paese ancora nelle mani dei ribelli. Le notizie stentano ad arrivare perché la città, che dista solo 200 chilometri dalla capitale, è isolata. Fonti mediche fanno sapere che in una settimana si sono registrati 109 morti e almeno 1300 feriti, mentre alcuni ribelli fanno sapere di aver ucciso almeno 30 cecchini di Gheddafi. Un testimone ha riferito che il regime adesso controlla il porto, impedendo la fuga dei tanti egiziani e lavoratori subsahariani che cercano scampo via mare. Dinanzi alla rada adesso stazionano due navi da guerra e alcune imbarcazioni lealiste. "Al porto c'è una crisi umanitaria. Ci sono più di 6mila lavoratori egiziani, alcuni con le loro famiglie, più alcuni lavoratori africani. Sono andati lì in attesa di una nave che potesse spostarli ma sono rimasti lì". "Da ieri - ha raccontato la fonte - il porto è sotto il controllo delle forze di Gheddafi: hanno mandato due navi da guerra e alcune barche che ora ci assediano dal mare. Non hanno ancora ancora attaccato, ma se lo fanno, migliaia di lavoratori saranno le prime vittime". Un residente locale ha raccontato che, nella serata di mercoledì 23 marzo, gli attacchi aerei delle truppe occidentali hanno distrutto i tank di Muammar Gheddafi alla periferia, ma i carri armati all'interno della citta ' non sono ancora stati colpiti. Tragica la situazione anche negli ospedali, sovraffollati di feriti in cerca di cure mediche. A Misurata mancano medicinali, cibo ed acqua potabile, i residenti sono costretti a raccogliere e bere acqua piovana per sopravvivere. Lo hanno raccontato gli stessi abitanti alla Bbc, aggiungendo che nella città la situazione è resa ancora più critica dalla ripresa dei cannoneggiamenti di Gheddafi. Diversa la versione del vice ministro degli Esteri di Tripoli, secondo cui a Misurata non è in corso alcun bombardamento, si riportano solo piccole scaramucce. CONTATTI CON GLI USA - Alcuni fedelissimi di Gheddafi starebbero nel frattempo cercando una via d'uscita. La Cnn riferisce, citando fonti del Dipartimento di Stato americano, di contatti tra i 'lealisti' di Gheddafi, tra cui un cognato del Colonnello, e le autorità Usa. Ieri in un'intervista alla Abc il segretario di Stato Hillary Clinton aveva anticipato i movimenti.