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Istat: commercio, calo delle vendite al dettaglio

Giù dello 0,3% rispetto a dicembre, e dell'1,2% dal 2010. Male alimentari e non, variazione "nulla" per le calzature

domenico d'alessandro
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Calo delle vendite al dettaglio a gennaio. Secondo l'Istat, il dato grezzo è sceso dell'1,2% rispetto allo stesso mese del 2010, e dello 0,3% rispetto a dicembre. Le vendite di prodotti alimentari scendono dello 0,5% rispetto a dicembre, quelle di prodotti non alimentari dello 0,2%. Rispetto a gennaio 2010 l'indice grezzo segna un calo dell'1,2%. La diminuzione delle vendite registrata nel confronto con gennaio 2010 deriva da variazioni negative dello 0,9% per le vendite della grande distribuzione e dell'1,4% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, sia le vendite di prodotti alimentari, sia quelle di prodotti non alimentari scendono dell'1,2%. Le vendite di tutti i gruppi di prodotti non alimentari subiscono in termini tendenziali una flessione, con l'eccezione del gruppo calzature, articoli in cuoio e da viaggio, che segna una variazione nulla. FLESSIONE PER GLI IPERMERCATI - La flessione dell'1,2%, registrata nel confronto con il mese di gennaio 2010 per il totale delle vendite, deriva da calo dello 0,9% per le vendite della grande distribuzione e dell'1,4% per quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione le vendite registrano variazioni negative sia per i prodotti alimentari (-0,9%), sia per quelli non alimentari (-0,8%). Le variazioni sono negative anche per le imprese operanti su piccole superfici e pari a -1,5% per le vendite di alimentari e a -1,4% per quelle di non alimentari. Nel mese di gennaio 2011, tra le tipologie di imprese della grande distribuzione, gli esercizi non specializzati segnano, in termini tendenziali, una variazione negativa dell'1,2%, mentre per gli esercizi specializzati si registra un aumento dell'1,2%. All'interno dei primi, quelli a prevalenza alimentare mostrano una flessione dell'1,8%, quelli a prevalenza non alimentare una crescita dello 0,6%. Tra gli esercizi a prevalenza alimentare il calo tendenziale più marcato (2,7%) riguarda gli ipermercati. MALE LE PICCOLE IMPRESE - Considerando il numero degli addetti, nel mese di gennaio 2011 il valore delle vendite diminuisce, in termini tendenziali, dell'1,7% sia nelle imprese fino a 5 addetti sia in quelle da 6 a 49 addetti e dello 0,3% nelle imprese con almeno 50 addetti. Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non alimentari, a gennaio 2011 le variazioni negative di maggiore entità riguardano i Supporti magnetici, strumenti musicali (-2,4%), i Generi casalinghi durevoli e non durevoli (-2,3%), gli Elettrodomestici, radio, tv e registratori e i Giochi, giocattoli, sport e campeggio (entrambi i gruppi -2,0%).

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