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Vendola: "Lombardia è mafiosa". Formigoni: "Drogato"

Attacco del segretario di Sel: "Voi siete i peggiori d'Italia". Governatore risponde e ricorda le magagne sulla sanità

domenico d'alessandro
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La Lombardia è la regione più mafiosa d'Italia. Ma attenzione, perché chi lo sostiene non è né un esperto né un magistrato, bensì Nichi Vendola. Il Governatore della Puglia si sente in dovere di giudicare le vicende lombarde e stronca completamente la regione di Roberto Formigoni sul fronte della sanità (da che pulpito...), citando espressamente il presidente e il sindaco di Milano: "Non abbiamo avuto la fortuna - esordisce Vendola - di vedere sui tg nazionali i volti di Letizia Moratti e di Roberto Formigoni associati alle vicende della cronaca giudiziaria che raccontano quale sia il livello di pervasività dell'organizzazione 'ndranghetista che nella regione controlla le Asl, che ha i boss che organizzano le riunioni negli ospedali e che ha un circuito di appalti che ruota attorno a tutte le pubbliche amministrazioni di questa regione". Un attacco diretto, duro, senza precedenti e spropositato da parte del Presidente pugliese, l'astro nascente del centro sinistra che ha, da tempo, lanciato la sua "offerta pubblica di acquisto" del derelitto Partito Democratico. FORMIGONI RISPONDE - La risposta di un piccato Formigoni non si è fatta attendere. Il presidente lombardo è furibondo: "Vendola è un miserabile, lo sapevamo e lo conferma. Tra l'altro ripete le stesse parole che ha detto venti giorni fa. Quindi probabilmente è sotto l'effetto di qualche sostanza". Formigoni rispolvera un "piccolo" episodio che evidentemente Nichi vorrebbe rimuovere, il caso di Alberto Tedesco, ex assessore regionale proprio alla sanità: "Risponda piuttosto alla domanda che gli porgo da oltre un mese: come mai Tedesco non è stato messo in galera? Non è in galera solo perchè il Pd lo ha messo a senatore, e Tedesco ha detto con chiarezza che gli stessi reati commessi da lui li ha commessi anche Vendola. Come mai due pesi e due misure? Risponda Vendola come mai non è in galera in questo momento, poi potrà dire qualcosa su una Regione che è l'esempio per la sanità, non solo per la Puglia ma per tutte le Regioni". Ma forse Vendola ha la memoria corta. E VENDOLA INSULTA ANCORA - Nel duello a distanza, Vendola ha subito risposto a Formigoni. Senza tralasciare insulti, tutt'altro che velati. "Non si è arrabbiato, ha letteralmente perso le staffe. Se cerca qualcuno dedito all'uso di sostanze stupefacenti non si deve rivolgere a me, ma può guardarsi attorno - dice Nichi - Formigoni vuole evitare il merito della questione che ha posto. Non c'è nessuna imputazione da parte mia nei suoi confronti su reati. Non faccia il pubblico ministero. Pongo solo un problema: non si è accorto di quale fosse il livello di penetrazione della 'ndrangheta nell'economia, nelle pubbliche amministrazioni della Lombardia? E sul fatto che uno dei capi della 'ndrangheta era il direttore generale che lui aveva scelto per dirigere una Asl? Sono tutte domande lecite". TEDESCO COME PROSPERINI? - Il sognatore Nicola da Terlizzi risponde anche sul caso Tedesco, paragonando il caso che ha coinvolto quest'ultimo alla vicenda di Prosperini: "Io, quando hanno iniziato a indagare qualcuno nella mia giunta, ho cacciato tutti, ho azzerato la giunta. Lui, quando hanno arrestato Prosperini ha manifestato solidarietà nei confronti del suo assessore fino a quando, questi ha patteggiato la pena, riconoscendo il reato. Su di me hanno indagato per tre anni i magistrati, non provando neanche una parolaccia nelle intercettazioni telefoniche e ambientali. Per quello non sono in galera". Detto questo, Vendola assicura di non augurare che il suo "avversario vada in galera. Vorrei semplicemente che in un dibattito civile si discuta anche della malasanità in Lombardia e della penetrazione delle mafie, che oggi fanno della Lombardia uno dei territori più a rischio d'Europea".

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