Perina, maschera giù: Scrivere con Travaglio? Magari!
Flavia, la fedelissima di Gianfranco Fini silurata dal 'Secolo', elogia "Il fatto quotidiano" e non esclude collaborazione
Ce l'aspettavamo. Flavia Perina scopre le sue carte, e dopo aver attaccato tutto e tutti per essere stata "estromessa (citiamo testualmente) dal Secolo d'Italia", viene allo scoperto. Ammettendo che le piacerebbe scrivere per Il fatto quotidiano, un giornale di cui la Perina - dalla sua vecchia poltrona - aveva di fatto sposato la battaglia: spodestrare Berlusconi con ogni (giornalistico) mezzo. La direttora fedele a Gianfranco Fini, in un'intervista a Gioia, passa ufficialmente dall'altra parte della barricata ed elogia gli uomini del Fatto: "Mi piace molto, sono freschi e nuovi". Anzi, le piacciono talmente tanto che non si sente di escludere "che la mia firma possa comparire proprio lì". Per arricchire un organico già "ricchissimo", a partire da Travaglio e Padellaro. Sulle pagine del Fatto, Flavia verrebbe sicuramente accolta a braccia aperte. Troverebbe spazio a volontà per raccontare nei suoi pezzi "l'arroganza e la prepotenza senza idee che caratterizza, purtroppo, il cosiddetto Popolo della libertà", come diceva pochi giorni fa per far capire a tutti il vero motivo che sarebbe alla base della sua "cacciata". Sulle pagine del settimanale, la Perina racconta com'è la sua vita dopo il 'licenziamento': "Intanto scrivo su Linus: il giornale più importante per la mia formazione libertaria da ragazza. È un onore. La rubrica si chiama 'Dieci cose per cui vale la pena vivere'. La prima che ho scelto è stata: scrivere su Linus. La seconda: il concerto per i trent'anni di The Wall dei Pink Floyd, il 1° aprile a Milano". Flavia canterà ancora.