Delirio Bersani: Lampedusa facile come festa Unità
Leader Pd: "Governo non ha messo neanche i bagni chimici". Poi va a braccetto con CasinI: "Governo vivo solo per compravendita"
Bersani esce allo scoperto senza peli sulla lingua. Il leader del Pd parla, commenta, attacca. Ne ha per ogni sul governo e finisce col ritrovarsi a braccetto con Pier Ferdinando Casini. E sull'emergenza Lampedusa tuona: "Berlusconi dice che affronteràl'emergenza immigrati in modo pragmatico. Alla buon'ora...". Per il segretario del Pd, finora il governo ha mostrato tutto meno che concretezza "perché un governo che non riesce a mettere più di 5 o 6 bagni chimici, cosa che si risolve facilmente in qualsiasi festa popolare, non è davvero molto pragmatico". Il segretario ha poi rinnovato la richiesta al governo di ascoltare le iniziative avanzate dal Pd: "Berlusconi vada a Tunisi e chieda il blocco degli afflussi. Poi si penserà a dei rimpatri graduali. Intanto si dia un permesso transitorio a queste persone in modo che la Francia non le blocchi a Ventimiglia. Ed infine la si smetta con la storia delle tendopoli perchè non funzionano. Se fanno così siamo pronti a dare una mano. Altrimenti faranno da soli". IL VOTO - "Qualsiasi cosa è meglio della situazione di adesso, compreso il voto anticipato". E' chiara la posizione sul fronte elettorale del segretario del Pd. Un'ipotesi, questa, che però nello stesso giorno il suo predecessore Walter Veltroni escludeva in un'intervista. Veltroni, infatti, ha dichiarato di preferire l'eventualità di un esecutivo di transizione che riformi la legge elettorale per poi tornare al voto al massimo tra un anno. La pensa diversamente Bersani, però. "Io non sono precluso a niente - aggiunge ironico - noto solo che dopo la nostra proposta di un governo di transizione sono arrivati i Responsabili che evidentemente hanno in mano la situazione". "E' questo che mi fa dire che per non stare dove stiamo l'ipotesi potrebbe essere solo quella delle elezioni anticipate". E sulle Comunali di Milano non ha dubbi: "Siccome c'è da vincere, si vincerà con più gusto. E' da un pò che lo dico che si vince a Milano: l'ho detto dal primo momento e lo confermo. E aggiungo che vinceremo con più gusto". Bersani è sicuro della vittoria di Giuliano Pisapia sul Sindaco uscente, Letizia Moratti. CASINI - "Davanti al palese fallimento della maggioranza noi siamo l'alternativa. Pdl e Pd non sono autosufficienti, tutti dovranno fare i conti con noi". Pier Ferdinando Casini torna all'attacco, tuonando sulla maggioranza dalle fila dell'opposizione. "Quanto è distante il sogno che Berlusconi aveva annunciato vent'anni fa agli italiani se è ridotto alla compravendita di qualche parlamentare offrendo posti di sottosegretario". "L'alternativa c'è" assicura Casini dal teatro Carignano di Torino per sostenere candidato sindaco del terzo polo Alberto Musy. "Davanti al palese, fallimento della maggioranza, noi dobbiamo costruire l'alternativa dialogando con chi ha creduto nel Pdl e nella Lega. Il sogno del 1994 è fallito. Siamo preoccupati perche oggi c'è una maggioranza divisa, che non esiste, che non sta risolvendo un problema, che pensa ad ampliare il numero dei sottosegretari". Il leader centrista attacca e si ritrova sullo stesso fronte con Pierluigi Bersani. Sulla ritrovata stabilità della maggioranza, anche il leader del Pd ha commentato: "Potrà comprarne uno o due, ma tutti vediamo che non c'è un governo. Da mesi non combinano nulla. Berlusconi confonde la governabilità con la sua sopravvivenza". Bersani esce allo scoperto senza peli sulla lingua. A margine di un convegno del Pd, il segretario ha commentato punto per punto la situazione generale nel Paese.