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Bella ciao e piazza viola: ecco i futuristi anti-Cav

A Montecitorio sit-in contro il premier al grido di "Morte al tiranno". Manca il Pd ma con Popolo viola e Idv sfilano i finiani

Giulio Bucchi
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A gridare il coretto Dopo-Mubarak-Silvio-Berlusconi! non c'era soltanto il Popolo Viola. In piazza Montecitorio, davanti all'Aula dove i deputati approvavano la richiesta di conflitto d'attribuzione sul processo Ruby, sventolavano anche le bandiere di Futuro e Libertà. E' l'ultimo acquisto della sinistra anti-Cav e giustizialista, nel giorno in cui perde per strada il Pd. Nessuno stemma né rappresentate dei democratici ha aderito al 'Democrazia Day' (in compenso, il segretario Bersani parla a Piazza del Pantheon). Poco male, perché il fronte dei duri e puri è compatto, anche se non foltissimo. Si protesta contro la riforma della giustizia, ma è più un pretesto per chiedere la testa del dittatore Silvio. Via dunque allo striscione tricolore srotolato fin dalle 15 del pomeriggio. Spazio al sit-in dei grillini davanti a Montecitorio "contro le leggi ad personam". Parla Antonio Di Pietro, s'alzano i cori Vergogna, vergogna e, sorpresa, tra il centinaio di persone presenti, tra i vessilli di Idv e Partito Comunista, ecco anche gli stendardi di Fli. Anche chi li sorregge ha cantato, insieme all'inno nazionale, lo slogan E dopo il faraone il farabutto, Morte al tiranno e la canzone per antonomasia della sinistra italiana, Bella ciao. Rimane da capire chi, tra i simpatizzanti comunisti e quelli futuristi, fosse più imbarazzato.

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