L'Fmi promuove Italia: "Migliorano i conti pubblici"

Andrea Tempestini

Il Fondo monetario internazionale promuove i conti pubblici italiani, che "si sono deteriorati in misura minore rispetto ad altri Paesi". Così il responsabile del Dipartimento Affari Finanziari del Fmi, Carlo Cottarelli, durante una conferenza stampa per la pubblicazione del nuovo Fiscal Monitor Report. Le osservazioni dell'organizzazione seguono di pochi giorni i report, altrettanto positivi, dell'agenzia di rating Moody's, che aveva sottolineato come nello scenario attuale è plausibile attendersi un miglioramento dei conti pubblici italiani. MIGLIORANO CONTI PUBBLICI - Il Fmi osserva che il debito resta alto, "ma il deterioramento non è più così accentuato". Cottarelli ha spiegato che il deficit 2010 è stato "più basso" delle previsioni, ed ha favorito "un miglioramento dei conti pubblici". In Italia, come nelle principali economie europee, "scende il deficit ma sale il debito". Il Fondo conferma le stime diffuse lunedì, che prevedono il deficit al 4,3% nel 2011 e al 3,5% nel 2012. In generale, nella zona euro il disavanzo nel 2011 dovrebbe attestarsi al 4,4% per poi scendere al 3,6% nel 2012. Seppur in calo, bisognerà però aspettare fino al 2016 perché il deficit torni sotto la soglia del 3% del Pil, fissata dai parametri europei. OK SPESE PUBBLICHE - Il Fondo ha anche espresso apprezzamento sul lavoro fatto dal governo circa le spese pubbliche, che nel 2011 si attesteranno al 49,8% del pil, in calo rispetto al 50,5% registrato lo scorso anno. In sintesi, il Fmi ha promosso i conti pubblici italiani assegnando loro la 'medaglia di bronzo' nel G7. Tra i sette grandi, secondo l'Organizzazione, soltanto Germania e Canada riusciranno a registrare deficit di bilancio inferiori da qui al 2013. PREOCCUPANO GRECIA E PORTOGALLO - I fari del Fondo restano puntati e con crescente attenzione sui paesi periferici dell'Eurozona, quali Grecia e Portogallo, messi in ginocchio dalla crisi. Gli Stati di Eurolandia sotto pressione del mercato devono essere pronti a prendere nuove misure per aumentare la loro credibilità, sostiene il Fmi, sottolineando poi che il risanamente prosegue con il giusto ritmo, anche se è fondamentale "un accordo su tutti gli aspetti di un approccio pan-europeo nella gestione della crisi".