Scuola rossa, Pdl: "Commissione per libri comunisti"

Andrea Tempestini

Il Pdl si scaglia contro i testi scolastici, specie quelli di storia, colpevoli di "gettare fango su Berlusconi" e chiede una Commissione d'inchiesta. Sono 19 i deputati del Pdl, guidati da Gabriella Carlucci, secondo i quali nei libri vi sarebbero frasi da vero e proprio "indottrinamento" per "plagiare" le giovani generazioni a fini elettorali. A loro giudizio i testi danno una visione della storia, specie quella attuale, asservita al centrosinistra. Perciò di fronte a questa situazione definita "vergognosa" i parlamentari Pdl ritengono che il parlamento "non può far finta di nulla" e per questo chiedono l'istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta "sull'imparzialità dei libri di testo scolastici". Il progetto di legge è stato già depositato alla Camera il 18 febbraio scorso. GELMINI: "IL PROBLEMA OBIETTIVITA' ESISTE" - "Quello dei libri di testo è un problema, credo che i ragazzi dovrebbero avere informazioni oggettive", così il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato a Montecitorio la proposta di legge di Gabriella Carlucci. "Si dovrebbero evitare letture interessate di parte e cercare di consentire ai ragazzi di esercitare la propria formazione su libri di testo indipendenti e rispettosi della veridicità storica" prosegue il ministro. Per la Gelmini "alcune questioni, come quella delle Foibe, in molti libri di testo sono ridotti a poche righe. A volte persino il Risorgimento è trattato per sommi capi. Comunque valuteremo la questione ed il parlamento sovrano deciderà - ha aggiunto il ministro -. La commissione Cultura e Istruzione tratterà questo tema". PD: "PROPOSTA VERGOGNOSA DA RISPEDIRE A MITTENTE" - Immediata l'alzata di scudi dell'opposizione. Il Partito democratico invita la maggioranza a ritirare la  quella che viene definita una "vergognosa" proposta di legge. "La richiesta avanza dal Pdl per bocca della deputata Carlucci è vergognosa e da rispedire al mittente", tuona la capogruppo nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, secondo cui l'iniziativa "nulla avrebbe da invidiare al Minculpop" e "resta chiaro l'intento politico revisionista e l'azione intimidatoria nei confronti della libertà di ricerca storica e di insegnamento". "La maggioranza - osserva la senatrice Mariangela Bastico - con atto grave e di tristissima memoria, mette all'indice alcuni testi e stigmatizza gli insegnanti che gli scelgono. È un atto gravissimo, segno di un clima allarmante. È una scelta improvvida della maggioranza, contenuta in un disegno di legge, che auspico venga ritirato immediatamente". UNIONE DEGLI STUDENTI: "SCONCERTO" - Durissimo anche il commento dell'Unione degli Studenti: "Apprendiamo sconcertati la notizia secondo cui l'On. Gabriella Carlucci, seguita da 18 deputati, voglia istituire una Commissione parlamentare di inchiesta "sull'imparzialità dei libri di testo scolastici" giustificando questo con il fatto che la descrizione della storia politica recente del nostro paese sia sbilanciata sui valori della Costituzione e della Resistenza. L'On. Carlucci fa intendere così che l'educazione a questi valori sia un male, nonostante siano sanciti in una carta che dovrebbe unire tutto il Paese: la carta costituzionale".