Caso Claps: "Dna è di Restivo senza ombra di dubbio"
Incidente probatorio sulla maglia di Elisa: perizia decisiva per incastrare Danilo. I Ris: "Tracce sue al 100%"
E' di Danilo Restivo "al di là di ogni ragionevole dubbio" il Dna rilevato sulla maglia di Elisa Claps. L'incidente probatorio sul capo che la giovane indossava al momento della morte fruga ogni dubbio. La perizia, firmata dal comandante Giampietro Lago del Ris di Parma e del maggiore Andrea Berti del Ris di Roma e ritenuta decisiva, è stata depositata lunedì pomeriggio alla Procura di Salerno. Per i cari di Elisa, si tratta di un favorevole passo avanti delle indagini. LA FAMIGLIA CLAPS - “Siamo molto fiduciosi sull'esito dell'incidente probatorio. Abbiamo assoluta certezza che il dna trovato sul maglione di Elisa è di Danilo Restivo” ha fatto sapere il legale della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta. Lunedì prossimo ci sarà il confronto con i periti. Per Scarpetta, oltre al dna, “c'è tutta una serie di elementi che sono ponderosi” nei confronti di Restivo, già colpito da mandato di arresto europeo della Procura di Salerno per l'omicidio della sedicenne di Potenza". LA PERIZIA - "Il dato di compatibilità - si legge nella perizia - indica Danilo Restivo quale ulteriore contributore del materiale biologico rilevato, in mistura con materiale biologico di Elisa Claps, in particolare su tre punti del maglione, acquisito sulla scena criminis è da ritenere valida aldilà di ogni ragionevole dubbio". Nella perizia (di circa mille pagine), i due esperti danno esito delle analisi cui hanno sottoposto tutti gli oggetti consegnati dalla polizia inglese appartenenti a Restivo, oggi agli arresti e sotto processo in Inghilterra con l'accusa di aver ucciso la sarta Heather Burnett, nel Dorset. Si tratta di un bicchiere, una tazza, uno spazzolino da denti bianco e celeste, un boxer, due sandali (destro e sinistro), due federe di cuscino bianche e una vestaglia color vinaccia. C'è poi l'elenco dei reperti rinvenuti nel sottotetto della chiesa: la maglia bianca, le formazioni pilifere - risultate però della vittima - , una "porzione di femore". IL CASO - Elisa Claps scomparve a Potenza nel 1993. Il cadavere della studentessa 16enne è stato ritrovato diciassette anni dopo, nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità da alcuni operai, durante lavori di ristrutturazione. Uscita di casa per recarsi alla messa, di Elisa si persero le tracce. Secondo alcune testimonianze, quella mattina avrebbe dovuto incontrare qualcuno in chiesa: Danilo Restivo, l'ultimo ad averla vista e subito divenuto indiziato chiave delle indagini. Il cadavere di Elisa è stato rinvenuto solo il 17 marzo 2010. Nel frattempo, Restivo si è trasferito in Inghilterra, dove è ora agli arresti con l'accusa di omicidio volontario, per l' assassinio del 2002 ai danni dell'allora sua vicina di casa, Heather Barnett. Danilo Restivo, ad oggi, è l'unico indagato dalla procura di Salerno per l'omicidio di Elisa Claps.