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Contro il logorio della vita moderna, lancia il telefonino

Dalla Finladia con furore: a Porto Sant'Elpidio il campionato italiano. Vince chi scaglia più lontano il cellulare, alla faccia dello stress

Giulio Bucchi
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Più che uno sport, un gesto di liberazione. Dalla Scandinavia all'Italia, il "Lancio del telefonino" dà appuntamento all'1 maggio a Porto Sant'Elipidio, nelle Marche, con la prima delle cinque tappe del Campionato nazionale. Vince, naturalmente, chi getterà l'amato-odiato cellulare più lontano di tutti. Il desiderio quotidiano è diventato disciplina undici anni fa in Finlandia, già patria dell'avventurosa "Corsa con la moglie in spalla". Non manca il regolamento: due categorie per età, senior e junior, e apparecchi da lancio tutti uguali, pesanti non più 70 grammi. Ad importarlo come sport in Italia, e a brevettarlo, è stato l'imprenditore comasco Massimo Galeazzi, di Alzate Brianza. Il record italiano da battere è di 65,53 metri, realizzato da un ragazzo di Monza nel 2010, mentre il record del mondo è di ben 89 metri. Alle prime due edizioni hanno partecipato 11.985 giocatori e 180.000 spettatori, con oltre 229.546 contatti sul sito www.lanciodeltelefonino.it. Dopo la prima gara marchigiana del Campionato Nazionale del Lancio del Telefonino, sarà possibile partecipare a questo evento a Lecco, Bari, Catania e Palermo.

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