Melania, sospetti su marito: temeva un tradimento
Salvatore Parolisi nel mirino degli inquirenti, sangue nella sua automobile. Oggi analisi dei Ris: "Esito fra 5-10 giorni"
Tracce di sangue sono state rinvenute nell'auto di Salvatore Parolisi, il marito di Carmela Rea, detta Melania, scomparsa a Colle San Marco il 18 aprile scorso e trovata morta due giorni dopo a Ripe di Civitella. Secondo la Polizia, l'uomo avrebbe anche un movente: la fortissima gelosia che provava nei confronti di Melania, giovane e bella, alla quale chiedeva una vita riservata. Oltre il marito, nel mirino degli inquirenti anche altri due uomini: una guardia carceraria collega di Parolisi ed un falegname amico della coppia, che hanno pertecipato alle ricerche nei primi momenti dopo la scomparsa. Altri importanti elementi d'indagine emergono dai tabulati telefonici, secondo i quali Melania si sarebbe trovata nel luogo del ritrovamento già 50 minuti dopo l'allontanamento. SANGUE NELL'AUTO DEL MARITO - Oggi i carabinieri del Ris di Roma analizzeranno le tracce ematiche ritrovate nell'auto di Parolisi per verificare se appartengono a Melania. Ma l'attenzione degli esperti si concentrerà anche sugli indumenti del marito e sugli altri reperti trovati sul luogo del delitto, il cellulare della vittima, la siringa e il laccio emostatico. I risultati delle perizie saranno disponibili fra 5-10 giorni. LA CHIAMATA - C'è un buco temporale nel racconto del marito, caporalmaggiore e istruttore dell'Esercito, che avrebbe chiamato Melania ben 50 minuti dopo il suo allontanamento. Un tempo pituttosto lungo, se si pensa che la moglie era solo andata a cercare un bagno. Parolisi ha detto di aver pensato ad uno scherzo e per questo di non essersi allarmato. Rimangono comunque dubbi su cosa abbia fatto in quei 50 minuti. Melania si era allontanata intorno alle 14.30, il coniuge la chiama verso le 15.20, il cellulare aggancia la chiamata, senza che la donna risponda, proprio da un cella di Ripe di Civitella. E' quindi possibile che Melania, uccisa con 35 coltellate, si trovasse già sul luogo dove è stata trovata, massacrata certamente da una mano maschile già meno di un ora dopo la sua scomparsa. LUNGA AGONIA - Sono arrivate anche le conferme dell'autopsia sulla dinamica della morte. La ragazza avrebbe agonizzato a lungo, fino a morire dissanguata per aver perso 2 litri di sangue. Sotto le unghie di Melania sarebbero stati rinvenuti aghi di pino e terriccio, come se avesse tentato disperatamente di aggrapparsia aqualcosa, forse di alzarsi. E' addirittura possibile che fosse ancora cosciente mentre l'aguzzino le conficcava una siringa sotto il seno e si allontanava indisturbato. Molti dubbi rimangono però sulla possibilità che il corpo di Melania sia rimasto esposto in un bosco ricco di animali, a 1000 metri di altezza, senza venire minimamente sfregiato.