I silenzi del buon Pisapia: niente scuse per le risse

Giulio Bucchi

Più degli insulti, a Milano pesano i gesti e i silenzi. In particolare, quelli del centrosinistra e di Giuliano Pisapia. Gli ultimi giorni hanno riservato qualche spiacevole sorpresa, come le aggressioni di sabato e domenica ai comizi e ai gazebo del Pdl da parte di alcuni esagitati simpatizzanti del candidato anti-Moratti. Un clima di tensione, anche fisica, che Pisapia ha pensato bene di non stigmatizzare. "Attendiamo che le responsabilità vengano accertate - ha dichiarato, per esempio, a proposito della rissa che ha coinvolto la madre dell'assessore Pdl Alan Rizzi al mercato di via Osoppo -. Escludo però che uno dei miei sostenitori abbia spintonato la signora". Nessuna scusa, quindi, atto formale più che di sostanza che sarebbe servito però a stemperare l'elettricità del momento in questa ultima settimana verso i ballottaggi del 29 e 30 maggio. Meglio continuare a rispondere, tono su tono, a Silvio Berlusconi che l'accusa di voler trasformare Milano in una città islamica: "Berlusconi è così bugiardo che non si può credere neppure al contrario di quello che dice", ha replicato il candidato del centrosinistra. E sul "caffè coi centri sociali", altra stoccata al Cav: "Io prendo il caffè con professionisti, imprenditori e lavoratori, lo prendo con la parte buona della città, da parte sua questa è l'ennesima menzogna". Sarà contento chi, a sinistra, si aspetta un cambio di tendenza rispetto alle politiche della giunta Moratti, che tanto ha fatto per limitare lo strapotere dei centri sociali in città. STRETTA DI MANO - L'appello del ministro della Difesa Ignazio La Russa, insomma, è caduto nel vuoto: "Invito Pisapia - ha detto il coordinatore nazionale del Pdl - a chiedere perdono alla signora che è stata colpita da un suo supporter o, se non lo vuole, a far desistere i suoi dalla caccia alle iniziative di centrodestra: ognuno parli con i cittadini, ma senza disturbare gli altri. Lo dice uno che, ovunque va, da giorni è stato seguito da una decina di persone con i fischietti mandata apposta per contestarmi". Secondo La Russa, la 'caccia al comizio' di centrodestra ha un effetto: non si parla di programmi. "Stiamo lavorando per far emergere nel ballottaggio - ha detto La Russa - le differenze di programma tra la signora Moratti e Pisapia e non ci riusciamo fino in fondo per due ordini di ragioni: la prima è che Pisapia si sottrae a qualunque confronto perché sa che finito il rumore emergerebbe la sua visione di estrema sinistra sulla città. La seconda, invece è legata al clima di tensione che artatamente la sinistra sta creando". Nessun confronto, nessuna distensione. C'è spazio solo per una rapidissima (ed imbarazzata) stretta di mano tra Pisapia e Letizia Moratti, intervenuti oggi ai giardini Falcone e Borsellino per le commemorazioni della strage di Capaci. "Mi ha fatto molto piacere", ha commentato il sindaco uscente. "Come tutte le persone cortesi e gentili ho stretto una mano che mi è stata porta", ha pensato bene di discolparsi Pisapia. "PISAPIA ZERU TITULI" - La Moratti, intanto, ha ironizzato proprio sui programmi del suo sfidante. "Con Pisapia sviluppo zeru tituli", ha detto la candidata del Pdl. "Noi sullo sviluppo abbiamo sempre investito in maniera continuativa e proseguiamo sullo sviluppo. Dall'altra parte, se posso usare questo termine, con Pisapia sviluppo zeru tituli". E sull'Ecopass, ricorda la Moratti, "Pisapia ha rincorso la nostra decisione di non metterlo, ma si contraddice rispetto al suo programma e parla senza tener conto che i partiti della sua coalizione sono tutti a favore di una tassa su tutti i veicoli, inquinanti e non inquinanti, 5 euro su quelli privati e 10 su quelli commerciali" "IDOLO DI AL QAEDA" - Rimane caldissima la polemica sul problema-immigrazione. Secondo il vicesindaco Riccardo De Corato, il progetto di 'autocostruzione' rivolto ai rom presente nel programma di Pisapia rappresenta un rischio per Milano. "Il candidato dell'estrema sinistra la smetta di prendere in giro i milanesi - attacca De Corato -. La sua ricetta sul piano pratico significa subito 1.500 case ai rom. Un numero che almeno si decuplicherà non appena si saprà che a Milano, anche se rubi, ti danno la casa gratis. E i nomadi accorreranno dalle altre province e dalle altre regioni Ma il tam tam arriverà in Romania, dove ci sono due milioni di rom, richiamati dalle elargizioni di Pisapia. Nel programma di Letizia Moratti c'è, al contrario, la volontà di azzerare tutte gli insediamenti irregolarì e sulla scorta di Triboniano procedere all'ulteriore riduzione di quelli regolari. Milano per noi è off-limits ai nomadi". Ben più duro Mario Borghezio: intervenuto al programma web tv di Klaus Davi, KlausCondicio, l'eurodeputato della Lega ha calato l'asso: "Non ci sono dubbi che i fondamentalisti islamici, in primis Al Quaeda e lo stesso Al Zawahiri, sarebbero felicissimi se a Milano la Lega dovesse perdere e Pisapia diventasse sindaco. La vittoria della sinistra spalancherebbe le porte all'islam radicale. E' come se sul Duomo sventolasse una bandiera islamica".