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Michael Comte seduce la Triennale

Il fotografo svizzero per la prima volta a Milano. La Triennale ospita i suoi celebri ritratti e gli scatti che mettono in luce i tratti più intimi delle star

Giulio Bucchi
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Se non ci avesse messo lo zampino Karl Lagerfeld oggi forse Michael Comte sarebbe in chissà quale paesino svizzero a coltivare una passione irrefrenabile per la fotografia, nascondendo al mondo un talento naturale - la fotografia lui l'ha imparata da autodidatta - o forse sarebbe un fotoreporter (hobby che coltiva tuttora quando non si occupa di moda viaggiando nelle aree politicamente difficili) e invece, come spesso succede nelle favole che amano raccontare le top model, che chissà come vengono scoperte tutte quasi per caso in una via sconosciuta di una città qualsiasi da un talent scout a caccia di volti nuovi, ci ha pensato il Kaiser della moda - che è sempre avanti anche quando si tratta di scoprire talenti - a presentarlo alla fashion industry che poi, perdutamente innamorata del suo lavoro, non lo ha lasciato più andare. DA AUTODIDATTA A GURU - Così un giovane fotografo autodidatta è diventato una delle firme più prestigiose dell'immagine di moda, un "nomade della fotografia", come lo ha definito Geraldine Chaplin, con indirizzo losangelino. I suoi ritratti sono talmente tanti e celebri che farsi fotografare da Comte è ormai diventato un certificato di notorietà, come a dire che se in qualche modo si è finiti davanti al suo obiettivo allora a buon diritto si trova una collocazione nello star system.  Davanti alla sua macchina fotografica sono infatti passate top model ovviamente, Carla Bruni (nella foto) compresa, quando ancora era lontana dal diventare la première dame, ma anche musicisti del calibro di Tina Turner, Miles Davis o Sting che per posare davanti a lui si è persino spogliato, attori, come Penelope Cruz in versione sexy, Sophie Marceau o Sharon Stone, stilisti – intensissimo il ritratto di Giorgio Armani -  e artisti, compresa Louise Bourgeois riuscendo ad immortalare persino l'irrequieto Mike Tyson. IN MOSTRA ALLA TRIENNALE - La storia professionale di Comte è frequentemente oggetto di mostre ed esposizioni. Gli incontri con i divi dei nostri giorni, che siano della musica, dell'arte, della moda, che Comte ha spogliato della patina glamour e paillettata che spesso li protegge, hanno fatto il giro del mondo raccontati dalle sue immagini che finalmente, per la prima volta, arrivano a Milano. Fino al 3 luglio la Triennale di Milano ospita la mostra Crescendo Fotografico, una vasta carrellata (87 immagini e 20 collage di provini) messa insieme per dare una panoramica quanto più ampia dell'infinita capacità introspettiva dell'obiettivo di Comte. Foto a colori ma anche tanto bianco e nero, le infinite campagne pubblicitarie prodotte per i brand più in vista del fashion system così come le pagine delle riviste più prestigiose ripercorrono i lavori più significativi che il fotografo ha realizzato a cavallo tra gli Anni 80 e 90. di Donatella Perrone

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