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D'Alessio dà buca: "Troppe minacce dalla sinistra"

Gigi non canta per il Pdl e la Moratti a Milano: "E' clima di tensione". Alla Lega: "Certi commenti sulla mia napoletanità mi hanno deluso"

Giulio Bucchi
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"Il clima di estrema tensione che si è venuto a creare attraverso i giudizi di chi ha un pensiero politico diverso e i commenti ricevuti da parte di alcuni esponenti della Lega Nord, in quanto napoletano, mi hanno indotto a sospendere il concerto", queste le parole del cantante neomelodico Gigi D'Alessio, chiamato dal candidato sindaco del Pdl, Letizia Moratti, a concludere in grande stile in piazza Duomo una campagna elettorale fatta di alti e bassi. Ma se ci si poteva aspettare qualche sgambetto della sinistra, quello che nessuno sospettava era un'entrata a gamba tesa della Lega, che con alcuni commenti lontani dal politically correct ha provocato il ritiro del provvidenziale D'Alessio.  LA LEGA E LA SINISTRA - Da subito la decisione di organizzare un grande concerto con l'icona pop aveva suscitato la reazione della sinistra, da sempre abituata a considerare i grandi eventi musicali prerogativa personale (programmato per domani il concerto parallelo di Giuliano Pisapia, candito sindaco del Pd). Ma un leggero imbarazzo si era respirato anche fra le fila del Carroccio, alcuni esponenti del quale mal digerivano che fosse un napoletano a rappresentare il centrodestra lombardo nel momento di massima esposizione mediatica. FACEBOOK - Certo non hanno alleggerito la tensione i commenti postati sulla pagina Facebook del cantante, in molti casi insulti del tipo: "Mafioso" o "Ti sei venduto ai leghisti". In seguito sono addirittura arrivate le minacce, al punto che il cantante si è trovato costratto a bloccare il profilo e sospendere il programmato concerto in piazza del Duomo a Milano. "Sono stato invitato dal Presidente Berlusconi a festeggiare questa giornata e ho aderito con piacere, ma adesso non mi sento più al sicuro", ha spiegato D'Alessio in un comunicato stampa. GIGI: "NON PUO' ACCADERE IN UN PAESE LIBERO" - "Credevo che in un paese libero e democratico - ha aggiunto il cantante napoletano - non accadessero cose come queste. Ciascuno è e deve rimanere libero di esprimere la propria opinione senza per questo offendere nessuno, nè tantomeno essere offeso o ancor peggio minacciato. Sono un libero pensatore e nelle mie canzoni rappresento sempre i buoni sentimenti.Voglio continuare ad essere me stesso e a raccontare storie d'amore, storie che uniscono e che non creano barriere". MORATTI: "DISPIACIUTA, MA E' COMUNQUE UNA FESTA" - La decisione di Gigi è stata accolta con estremo dispiacere dal sindaco Moratti: "Mi dispiace, era una bella festa e lo sarà comunque ma mi duole di questa decisione perché Gigi D'Alessio è una bella persona". Soddisfatti si sono detti invece i Verdi napoletani, rimasti profondamente offesi dai commenti irriverenti di qualche esponente della Lega. "Ringrazio l'amico Gigi D' Alessio - ha detto il commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che aveva invitato il cantante a non esibirsi a Milano dopo le parole offensive del Carroccio contro i napoletani e lo stesso cantante - per non essersi presentato al concerto della Moratti dopo gli insulti e le umiliazioni verso la sua persona e la città di Napoli ad opera dei leghisti ed aver rifiutato di esibirsi per i leghisti".  RESTA CONCERTO PER LETTIERI - "Gigi ha restituito onore ed orgoglio al nostro popolo - conclude Borrelli - rifiutandosi di fare il menestrello per il Carroccio. Adesso gli chiediamo di sostenere De Magistris come sindaco di Napoli, il migliore che può amministrare la nostra città in questo momento". Ma il concerto di domani a Napoli per il candidato sindaco del Pdl, Lettieri, non dovrebbe essere in discussione. Semmai aperta rimane la questione di un centrodestra lombardo che non ha saputo fare fronte comune nel momento coclusivo e più significativo della campagna elettorale.

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