L'idea di Veltroni sulla crisi:
copiare Obama
Walter Veltroni non ha dubbi: Berlusconi è colpevole di aver sottovalutato la crisi economica, ma nello stesso tempo chiama tutti a raccolta, maggioranza compresa, per avviare le grandi riforme, prendendo come spunto la ricetta del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Una scena già vista, a dirla tutta. “Il presidente del Consiglio ci ha detto che la crisi finanziaria non avrebbe coinvolto l'economia reale”, ha dichiarato il leader del Partito democratico alla presentazione del pacchetto anti-crisi formulato dal governo ombra al Tempio di Adriano, in piazza Pietra a Roma. “Questa affermazione è la dimostrazione di una totale e grave sottovalutazione della situazione, siamo davanti a un giudizio sbagliato sulla natura e la profondità della crisi che coinvolge direttamente l'economia reale e sta arrivando prepotentemente, in queste settimane, alle piccole e medie imprese, nell'agricoltura, negli esercizi commerciali, nell'artigianato e, in maniera violentissima, sul lavoro degli italiani”, ha proseguito prima di volare con la mente oltreoceano. Il solito riferimento ad Obama “Recentemente il capo di gabinetto di Barack Obama – ha infatti proseguito Veltroni - ha detto che una crisi grave non va mai sprecata. Questo deve valere anche per l'Italia”. Perché “se c'è un momento nel quale bisognerebbe fare le grandi riforme, non il grembiule alle elementari o i fannulloni, è proprio questo”. Per grandi riforme Veltroni intende “un cambiamento radicale degli ammortizzatori sociali, della politica sulle infrastrutture, sulla formazione, la politica ambientale, un sostengo alle politiche di investimento degli enti locali mirata alla crescita, allo sviluppo e all'efficienza”. “So benissimo – ha continuato - che esiste un debito pubblico molto alto e conosco benissimo i vincoli per il nostro Paese. Ma so benissimo che se non si fa un intervento impegnativo, la nostra economia rischia di precipitare in una situazione di maggiore difficoltà”. E ancora un invito perché il mondo del lavoro raggiunga un “equilibrio” utile ad entrambe la parti, dipendenti e proprietari. Non è un caso che ad ascoltare il leader Pd fossero presenti, tra gli altri, i segretari generali di Cgil, Guglielmo Epifani, Cisl, Raffaele Bonanni, e Uil, Luigi Angeletti, e la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Bonaiuti: da Veltroni solo disinformazione “Veltroni tutti i giorni deforma la realtà e disinforma gli italiani”, è stata la replica del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Paolo Bonaiuti per il quale “il governo è stato il primo in Europa a rispondere alla crisi; e dall'Europa ha ricevuto apprezzamento”. “Perchè Veltroni – ha incalzato Bonaiuti - non parla degli 8 miliardi per gli ammortizzatori sociali, delle misure per le famiglie, per i meno fortunati e per sostenere i consumi? Ancora una volta alle chiacchiere della sinistra, il governo risponde con i fatti”.