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Brunetta contro precari statali Sul web è rissa continua

Il ministro contestato: "Siete l'Italia peggiore". In rete chiedono le sue dimissioni e lui replica su Facebook: "Atti squadristici"

Rosa Sirico
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Brunetta contro i precari, nuovo atto. Martedì il ministro partecipa a Roma al Convegno Nazionale dell'Innovazione, interviene e subito dopo dalla platea chiede la parola una rappresentante della Rete precari della Pubblica Amministrazione. Appena salita sul palco, Brunetta se ne va apostrofando i contestatori con un duro "siete la parte parte peggiore dell'Italia, con voi non parlo". La bagarre prosegue anche fuori dalla sala, col ministro inseguito al grido di "buffone, vergogna". Brunetta si è allontanato, ma è stato prima bloccato da uno striscione e poi inseguito fino alla sua macchina dai contestatori che gli gridavano "buffone buffone". Poi,  i precari sono rientrati in sala, cercando di impedire che il convegno proseguisse. A questo punto fra i contestatori e alcuni partecipanti al convegno è scoppiata una vera e propria rissa, con spintoni, urla e cazzotti. La replica di Brunetta - All'indomani dell'incidente al convegno romano, il ministro chiarisce le sue intenzioni. "Non era rivolto ai precari quel voi siete l'Italia peggiore". Per Brunetta, anzi, lo scontro sarebbe stato creato ad arte, frutto di "un'azione premeditata con cura a fini mediatici - spiega in una nota -. Da qui il mio duro giudizio su lorsignori (non certo sui precari tout court), che ribadisco con forza: Siete l'Italia peggiore". "Stufo di queste azioni squadristiche". La video-replica di Brunetta su LiberoTv "Niente di meglio da fare" -  Le parole di Brunetta erano rivolte a "quanti, non avendo di meglio da fare, irrompono sistematicamente in convegni e dibattiti per interromperne i lavori, insultare i presenti e riprendere la loro bravata con una telecamerina portatile per poi passare subito il video ai giornali amici". "L'Italia peggiore è di quanti si nascondono compiacenti dietro questi signori (come Pierluigi Bersani e Leoluca Orlando Cascio), sostenendoli in maniera strumentale pur senza conoscere argomenti e fatti. L'Italia peggiore è quella che usa la Rete come un manganello per agguati squadristici, senza aver nulla da dire. Che pena", conclude il ministro. La rete si mobilita - Come per contrappasso, l'indisgnazione contro le parole del ministro esplode sulla rete, su Facebbok e Twitter in special modo. Il popolo degli internauti rovescia sulle pagine dedicate al ministro la propria rabbia  e c'è anche chi ne chiede le dimissioni, come Lettera Viola.  Bersani - "Nelle espressioni estreme di Brunetta e non solo sue è evidente la profonda incomprensione di quanto sta avvenendo nella società", ha commentato al riguardo il segretario del Pd.

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