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Anche la Ferilli molla i democratici

"Non mi riconosco più nella sinistra"

Silvia Tironi
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"Tradita".  Si sente così Sabrina Ferilli, quando pensa a Walter Veltroni e al Partito Democratico. Perché questa sinistra che lei ha sempre sostenuto e appoggiato, ora non la rappresenta più. "Non mi riconosco più nella sinistra", ha detto l'attrice, in una lettera aperta al segretario del Pd: "Caro Walter, vorrei che tu mi spiegassi il perché di quel votonell'aula di Montecitorio... non stupiamoci se i cittadini sono cosìdisillusi e schifati dai politici, sentendosi abbandonati a se stessi esempre meno tutelati e rappresentati...". La pugnalata al cuore dell'avvenente 'compagna' è stata inferta lo scorso 19 dicembre quando è stata concessa dalla Camera l'immunità a Katia Belillo (347 voti a favore e 8 astenuti), querelata dalla Ferilli per alcune frasi ritenute ingiuriose. I fatti risalgono al  2005,Sabrina Ferilli è testimonial del referendum abrogativo della  legge 40sulla procreazione assistita. Successivamente, esaurito l'impegno,intervistata da "Gente", confessa: "Rispetto chi pratica lafecondazione eterologa, io, però, non la farei mai. Preferisco lastrada dell'adozione". A questo punto Katia Bellillo dichiaraal 'Corriere della Sera': "La Ferilli? Ha preso i soldi datestimonial, ha fatto il suo lavoro e poi, da saggia popolana,piuttosto che andare all'estero per la fecondazione, decide che ilfiglio lo adotta qui". Nella sua lettera al leader (ormai ex) del Partito Democratico Sabrina aggiunge: "Caro Walter, vorrei che tu mi spiegassi il perché di quel voto nell'auladi Montecitorio. Non stupiamoci se i cittadini sono così disillusi eschifati dai politici, sentendosi abbandonati a se stessi e sempre menotutelati e rappresentati"...

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