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La lettera: "Ma che tristezza quei politici spettegolanti..."

Rita Muscardin scrive a Belpietro: "Sulle intercettazioni nulla da aggiungere. Però emerge l'abitudine di parlarsi alle spalle"

Andrea Tempestini
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Caro direttore, sulle intercettazioni è inutile ribadire come tale strumento venga spesso utilizzato in modo del tutto arbitrario e spregiudicato per colpire sempre quella certa parte politica. Se a farne le spese fosse stato un qualsiasi governo di sinistra, si sarebbe gridato al complotto, ai poteri forti che vogliono rovesciare il sistema democraticamente, alla ormai consolidata macchina del fango, ma siccome si tratta di un esecutivo di centro destra e, soprattutto, di Berlusconi, allora tutto è concesso. Al di là di questo, però emerge anche una abitudine non molto edificante di spettegolare e parlare male alle spalle degli altri. Così vengono resi pubblici contenuti di conversazioni ritenute private e segrete con commenti al vetriolo su colleghi e personaggi di spicco. È la solita commedia umana poco dignitosa che viene interpretata anche da chi, visto il posto che occupa, dovrebbe mantenere una condotta più seria. di Rita Muscardin La risposta del direttore, Maurizio Belpietro, nell'editoriale di oggi, venerdì 24 giugno

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