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Rifiuti, Bossi: "Mai il decreto". Prestigiacomo: "Sarà nel CdM"

Il ministro dell'Ambiente fredda il Senatùr che non vuole discutere il provvedimento: "Lo proporrò". Ma Lega non molla linea dura

Costanza Signorelli
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La Lega Nord non molla la linea dura sul decreto rifiuti, che approdarerà giovedì in Consiglio dei Ministri. "Speriamo di no", aveva commentato, laconico, Umberto Bossi, che non vorrebbe nemmeno discutere il testo. Ma Stefania Prestigiacomo, ministro dell'Ambiente, ha freddato il Senatùr: "Domani proporrò in Consiglio dei ministri un provvedimento". Il Carroccio non ci sta, e nei prossimi giorni presenterà in tutti i comuni della provincia di Modena un ordine del giorno per impegngare i sindaci a comunicare a Vasco Errani, presidente della Regione, e all'Emilia Romagna, il rifiuto di accogliere la monnezza proveniente da Napoli. "Accettare i rifiuti - è scritto in un comunicato - non avrebbe nulla a che vedere con un astratto concetto di solidarietà, ma sarebbe l'ennesima concreta e offensiva dimostrazone che i cittadini, così come le amministrazioni, si dividono in due categorie: quelli che agiscono nel rispetto delle regole e con capacità ed efficienza e quelli che invece, incapaci di gestire le proprie responsabilità, pretendono di scaricare i problemi da loro creati e i relativi oneri umani e ambientali sui primi". "Ogni forma di protesta" - "Ciò che la nostra Regione può e deve fare invece - prosegue il comunicato -, è prendere esempio dal governatore del Veneto, Luca Zaia, il quale ha fermamente negato la disponibilità a ricevere rifiuti, ma si è offerto di inviare tecnici specializzati ed esperti a Napoli per aiutare la municipalità a creare un sistema funzionante di riciclo e smaltimento. E questo in ossequio al principio inderogabile che ogni amministrazione, per rispetto dei propri cittadini e della loro salute, deve smaltire unicamente i rifiuti prodotti dalla propria comunità. Qualora, infischiandosene dei diritti dei nostri concittadini, la sinistra decidesse di accogliere i rifiuti napoletani, la Lega Nord metterà in atto ogni forma di protesta che riterrà opportuna, non ultima un presidio all'ingresso dell'inceneritore". La Prestigiacomo  fredda Bossi - "La situazione di Napoli non consente rinvii. Domani proporrò al Consiglio dei ministri un provvedimento per aiutare la Campania a superare questa fase di crisi che, se non adeguatamente fronteggiata, potrebbe innescare rischi per la salute pubblica". Così il ministro per l'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. "Siamo un governo nazionale - ha aggiunto - e dobbiamo farci carico dei problemi di tutto il paese. In questo caso occorre rendere possibile la solidarietà fra le Regioni, consentendo in via straordinaria, temporanea e controllata, il trasferimento dei rifiuti campani". L'ipotesi del decreto per risolvere la situazione dei rifiuti avrebbe anche l'appoggio del premier Silvio Berlusconi. "Lega irresponsabile" - Stefano Caldoro, presidente della regione Campania, ha subito replicato alla LEga: "Abbiamo un deficit strutturale enorme in termini di impiantistica, a noi si chiede di fare in tre anni quello che altri hanno fatto in 15". Caldoro ha poi spiegato come "il decreto sia in ritardo di vari giorni, settimane. C'è un comportamento irresponsabile della Lega", ha affondato. "Aspettiamo proposta governo" - Vasco Errani, da par suo, ha spiegato che "siamo in attesa della proposta del governo. A quel punto dovremo incontrarci per decidere le strategie condivise". Per il presidente dell'Emilia Romagna, "a quel punto ciascuno dovrà fare la sua parte con il governo come garante. Intanto Napoli e la Campania devono dare certezze sul processo di smalitmento dei rifiuti, anche costruendo discariche in quel territorio". Rischio epidemia - Intanto Napoli continua a essere sommersa dall'immondizia. Però, "il rischio di un'epidemia legata all'emergenza rifiuti a Napoli non è neppure ipotizzabile": il ministro della salute Feruccio Fazio ribadisce la linea 'ottimista' sulla situazione-monnezza nel capoluogo campano.  "Fermo restando che l'emergenza rifiuti a Napoli va affrontata e risolta - ha continuato il ministro a margine dell'inaugurazione del nuovo reparto di Cardiologia della seconda Università di Napoli all'ospedale Monaldi - non esiste un'emergenza sanitaria in città. E' ovvio che, in questa situazione, bisogna tenere conto della vita anche in termini di qualità oltre che di quantità". Roghi in città - Non ci sarà emergenza sanitaria, ma quella sicurezza è ancora viva. Solo nelle ultime sedici ore a Napoli e in provincia sono stati appiccati una quarantina di roghi. I vigili del fuoco hanno dovuto compiere il grosso degli interventi nel corso della notte in diverse zone del capoluogo ma anche in provincia, nella zona Flegrea e in quella Giuglianese. In città particolarmante infestate le zone in via don Bosco, Porta Nolana, nella centralissima via Cervantes a pochi passi da palazzo San Giacomo, e a Scampia, in periferia alla Cupa Perrillo. "Ci sono dei rischi potenziali dovuti ai roghi di rifiuti e quindi alla diossina - ha commentato ancora Fazio -. Perciò faccio un appello ai cittadini a stare lontani dai roghi, anche perché, pur non essendo stato dimostrato da studi il nesso tra diossina e tumori, sicuramente la diossina può essere un fatto favorente".

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