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L'ultima sparata di Gheddafi: "Ritiratevi, o sarà catastrofe"

Colonnello parla da piazza Verde di Tripoli: "Libia vincerà sua guerra contro Occidente". Il figlio: "L'Aja è il tribunale di Topolino"

Andrea Tempestini
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Le bombe della Nato non colpiscono Muammar Gheddafi, ma rinforzano i suoi proclami. "Il popolo libico vincerà la sua guerra contro l'Occidente", ha dichiarato durante un discorso trasmesso dalla piazza Verde di Tripoli e seguito in diretta televisiva dall'emittente di Stato. La piazza della captiale in cui ha parlato era colma di sostenitori del Colonnello, che ha rilanciato minacciando di attaccare l'Europa se il Patto Atlantico continuerà la missione aerea: "Ritiratevi, o sarà una catastrofe. Vi consiglio di far tornare i vostri aerei a terra". Il raìs ha poi invitato l'Occidente a "non trattare con i traditori", ovvero il Consiglio nazionale di transizone dei ribelli di Bengasi. "Aja? Tribunale di Topolino" - Dopo aver appreso che sono in corso negoziati, sia diretti sia indiretti, tra il regime e i ribelli in Libia - è stato riferito dall'unica figlia di Gheddafi, Aisha, nel corso di un'intervista alla rete France-2 - ha parlato anche Seif al-Islam, figlio maschio del Colonnello. "La Corte dell'Aia è come il tribunale di Topolino, secondo me essere responsabile dell'uccisione di persone è solo una grande barzelletta", ha detto in un'intervista al canale televisivo russo Rt, tramsessa su internet. Seif al-Islam è apparso con una lunga barba e abiti tradizionali per pronunciare la sua arringa contro la Corte penale internazionale, che lunedì scorso ha emesso mandati d'arresto per crimini contro l'umanità nei suoi confronti, di quelli del padre e del capo dell'intelligence. Ribelli pronti a trattare - Nella giornata in cui un colonnello dell'esercito di Gheddafi, Moahammed al-Rajbani, ha disertato per unirsi ai ribelli, proprio i ribelli hanno ribadito di essere pronti a deporre le armi se il Colonnello lascerà il potere. "Se vediamo che Gheddafi si ritira, siamo pronti a mettere fine alle ostilità e al negoziato con i nostri fratelli vicini a Gheddafi", ha indicato la via il rappresentante del Cnt, Mansour Safy al-Nasr, a margine del vertice dell'Unione africana che si è tenuto nella capitale della Guinea Equatoriale. Diversamente, i ribelli non si ritireranno.

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