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Rifiuti a Napoli, parla il Cav: "Serve aiuto di tutte Regioni"

Berlusconi: "Emergenza è nazionale. Appello a tutti i governatori". C'è l'ok con riserva di 14 regioni. Pisapia manda i compattatori

Andrea Tempestini
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"Raccogliendo le preoccupazioni del Capo dello Stato, faccio appello a tutti i governatori delle Regioni italiane affinché concorrano alla soluzione del problema dei rifiuti in Campania. La situazione attuale ha assunto il carattere di una vera emergenza nazionale tale da richiedere ogni forma di collaborazione e solidarietà a livello sovra regionale così da alleviare le sofferenze della popolazione napoletana". Con queste parole Silvio Berlusconi ha risposto alla lettera dei presidenti delle Regioni che si sono riuniti per decidere come comportarsi di fronte all'emergenza rifiuti. E ancora: "E mi auguro che l'esempio dato da alcune Regioni, con la concessione dei nullaosta per il trasferimento dei rifiuti venga presto imitato. Con la certezza che anche la Regione Campania, in virtù dei poteri straordinari ricevuti - conclude il premier nella nota - acceleri le procedure per realizzare gli impianti necessari ad avviare un corretto ciclo dei rifiuti".  Le condizioni poste dalle Regioni - In precedenza 14 regioni - a condizioni ben precise e ancora tutte da realizzare - avevano accordato il loro aiuto a Napoli per far uscire la città dall'emergenza rifiuti. Le Regioni che hanno dato il loro ok sono Emilia Romagna (che ha superato gli iniziali tentennamenti), Liguria, Basilicata, Lombardia, Molise, Sicilia, Umbria, Lazio, Valle D'Aosta, Toscana, Marche, Calabria Friuli Venezia Giulia e Puglia. Vasco Errani, governatore dell'Emila Romagna e presidente della Conferenza Stato-Regioni, aveva firmato assieme a tredici omologhi e al presidente della Provincia di trento un documento in cui veniva ribadito che "quella campana è un'emergenza nazionale, le istituzioni devono essere chiamate a fare la loro parte: si è determinata una situazione di stallo da cui bisogna uscire al più presto, per evitare rischi alla salute dei cittadini e ulteriori danni all'immagine del Paese". Ma per risolvere l'emergenza, le regioni firmatarie dettano condizioni ben precise: "Riteniamo indispensabile agire su due fronti. Da un lato - prosegue il comunicato - occorre aprire subito nuove discariche in Campania. Dall'altro il Governo deve innanzitutto dire se ritiene sia giusto e necessario che tutte le Regioni intervengano per affrontare questa emergenza nazionale e, di conseguenza, se per questo obiettivo intenda impegnarsi. In questo quadro di chiarezza e responsabilità - hanno concluso i presidenti -, individuate e decisa la realizzazione di nuove discariche e impianti in Campania e confermato l'impegno del Governo, le nostre Regioni sono pronte a dare il loro contributo assicurandosi, come è ovvio, tutte le necessarie garanzie per la salute dei cittadini e le sicurezze ambientali sulla qualità e le caratteristiche dei rifiuti". Pisapia tende la mano - Per quel che riguarda la Lombardia la situazione è più complessa: il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha aperto uno spiraglio a De Magistris. Dopo aver contattato telefonicamente l'omologo campano, ha confermato la volontà di dare una mano alla città per l'emergenza rifiuti. "Il Comune di Milano invierà a Napoli sette compattatori d'immondizia per dare il suo contributo epr risolvere l'emergenza rifiuti", ha dichiarato Pisapia, che ha poi ricordato come "Milano ha già contribuito in passato a dare aiuto a tutte le città italiane in difficoltà". L'invito è stato raccolto anche dal governatore Formigoni, che fermo restando il rifiuto ad accogliere l'immondizia, dice che la Regione è "pronta a intervenire con i suoi specialisti" nel fornire collaborazione per la soluzione del problema dei rifiuti campani". Formigoni ha spiegato di aver parlato con Caldoro e ha sottolineato che "quando ci sarà la richiesta, i nostri tecnici saranno immediatamente pronti a partire. Mi auguro - ha concluso - che anche le nostre Regioni seguano il nostro esempio".

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