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Nesi vince lo Strega...ma punta il dito contro la Mondadori

Lo scrittore si aggiudica la 65esima edizione del premio: "Sono contento di aver spezzato il monopolio imposto negli ultimi anni"

Andrea Tempestini
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E' Edoardo Nesi con Storia della mia gente, pubblicato da Bompiani, il vincitore del Premio Strega 2011, giunto alla sua 65esima edizione. Lo ha incoronato la giuria presieduta dal fasciocomunista Antonio Pennacchi assegnandogli 138 voti. “Il mio è un libro di resistenza - ha detto Nesi -. Questa vittoria va a tutte le persone che hanno perso il lavoro le cui storie non vengono raccontate  da nessuno. Il premio - ha aggiunto - va anche alla mia città, Prato, che è meravigliosa”. Poi la stoccata a Mondadori, casa editrie che aveva vinto le ultime quattro edisioni: "Sono soddisfatto di aver spezzato il monopolio. La classficia - Al secondo posto, con 74 voti, si piazza l'esordiente Mariapia Veladiano con La vita accanto, pubblicato da Einaudi. Segue con 73 voti Bruno Arpaia, autore di L'energia del vuoto, edito da Guanda. Chiudono la cinquina Mario Desiati con Ternitti, pubblicato da Mondadori, che ha ottenuto 63 voti, e La scoperta del tempo,   pubblicato da Nottetempo, a cui sono stati assegnati 45 voti. Tutti contenti - Fin da subito in testa, Nesi ha atteso la proclamazione con cautela. “Essere tra i favoriti non vuol dire nulla - aveva confessato prima del verdetto finale -. E soprattutto essere in testa alla cinquina non conta granchè. Anche perché nel 2005 ero il primo, ma poi arrivai secondo. Non bisogna dare troppo valore ai risultati   parziali”. Non appena è stato proclamato vincitore ha confessato però di essere “soddisfatto di aver spezzato il monopolio imposto della Mondadori negli ultimi anni. Un risultato - ha proseguito Nesi - che mi dà un certo piacere. Il palcoscenico dello Strega offre sempre grandi emozioni”. Alla soddisfazione dello scrittore toscano si è affiancata anche quella di Paolo Mieli, presidente di Rcs Libri: “E' bello vincere in un'occasione come quta. Ma vogliamo rendere omaggioanche agli altri libri in gara che erano bellissimi”, ha detto con una buona dose di fair play.

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