Nuovo record per la benzina: pesa l'effetto delle accise

Andrea Tempestini

Nuovo record per la benzina, che tocca nei distributori Eni quota 1,621 euro al litro, aggiungendo all'effetto accise l'aumento del prezzo del greggio sui mercati internazionali e dei suoi derivati. E' quanto emerge dalle consuete rilevazioni di Staffetta Quotidiana, che sottolinea come il Cane a sei zampe abbia ritoccato di 2,2 centesimi il prezzo consigliato per verde e diesel. Le variazioni - La media nazionale dei prezzi della verde praticati da Eni si attesta a 1,621 euro per litro, quella del gasolio a 1,494 euro per litro. Il Gpl è in calo a 0,728 euro per litro (contrazione pari a un centesimo). In rialzo anche Shell con la benzina a 1,598 euro per litro (+0,5) e il gasolio a 1,491 euro per litro (+10). Per Tamoil ritocco all'insù per la benzina: +0,5 centesimi al litro a 1,592 euro per litro. Per quel che riguarda il prezzo alla pompa della benzina si tratta di un record assoluto: nell'estate del 2008, prima della crisi finanziaria, i prezzi non avevano infatti superato la quota di 1,6 euro per litro. Il ruolo delle accise - Secondo Staffetta Quotidiana, un ruolo fondamentale nel rialzo lo ha giocato l'intervento del governo sulle accise, senza il quale il prezzo medio Eni si attesterebbe attorno a 1,57 euro per litro. La quotazione internazionale della benzina si è attestata giovedì a 1.067 dollari la tonnellata (+37), pari a 565 euro per mille litri (+22), quella del gasolio, invece, ha raggiunto quota 1.005 dollari la tonnellata (+30), pari a 596 euro per mille litri (+21). In una settimana i prezzi internazionali della benzina sono aumentati di 37 euro per mille litri, quelli del gasolio 42.