Cerca
Logo
Cerca
+

Tosi nervi tesi, Lega attacca: "Nel Pdl c'è chi gioca sporco"

Il sindaco di Verona attacca l'alleato sulle grane venete. Poi bacchetta il Colle sui ministeri e Bossi su espulsioni / PANDINI

Costanza Signorelli
  • a
  • a
  • a

Sindaco Flavio Tosi, cosa combina? I vertici del Pdl la accusano di lavorare per dividerli. "Macché! Guardando in prospettiva, mi fa più piacere se il Pdl è coeso" risponde il primo cittadino leghista di Verona. "Le divisioni dell'alleato fanno male all'amministrazione. Però ci sono due modi per essere alleati...". Spieghi. "Un modo è essere affidabili, facendo una concorrenza positiva agli altri. L'altro è un atteggiamento distruttivo...". Guardi che il Pdl pare diviso tra tosiani e berlusconiani... "Nooo. A Verona tutti quelli del Pdl si riconoscono in Berlusconi, a maggior ragione chi arriva da Forza Italia. È paradossale che le accuse di non essere abbastanza berlusconiani arrivi da chi proviene da An". Parla del coordinatore veneto del Pdl, Alberto Giorgetti. "Si capisce. Il ragionamento è: ti saboto per non farti aumentare il consenso". Veramente sono arrabbiati per le sue critiche al premier. "Ho fatto delle osservazioni di comune buonsenso. A Berlusconi riconosco meriti enormi, ma adesso non ne azzecca una. Ha perso a Milano, poi i referendum, poi il lodo Mondadori...". Oggi per chi legge sarà in Aula per parlare di crisi... "Mah... Dico che sulla crisi la situazione è peggio di quella che si dipinge". Tremonti si deve dimettere? "Fino a pochi giorni fa era uno dei pochi elementi di stabilità internazionale, e lo dico io che l'ho spesso criticato. Credo debba anche chiarire la vicenda dell'affitto. Però oggi Tremonti è uno dei pochi punti di riferimento...". Però è indebolito. "Il problema è che a furia di buttare giù tutti, a perderci è il sistema Paese. Diventa meno credibile". Come se ne esce? "Dopo le elezioni di Milano avevo detto che Berlusconi avrebbe dovuto fare un pensierino sul futuro...". Cioè alle dimissioni. "Non ho detto questo. Sono valutazioni da fare guardando in prospettiva...". Vabbe', chi ha orecchie per intendere intenda... "Ecco". E se oggi crollassero le borse? "Questa Finanziaria era inevitabile. La situazione non è colpa del governo ma del debito pubblico. La Grecia è già nel baratro, noi passeggiamo sull'orlo. La Finanziaria doveva colpire gli sprechi, anche con scelte impopolari". Esempi. "In alcune regioni c'è una spesa pubblica fuori controllo. Non possono essere trattate tutte allo stesso modo, per esempio sul turnover del pubblico impiego. Campania o Sicilia non sono paragonabili a Veneto o Lombardia". Poi? "Un'altra cosa sono i conti dello stato centrale. Il sistema dei ministeri costa circa 3,3 miliardi di euro, praticamente come comuni, province e regioni messe insieme". Parlate voi leghisti che avete aperto i ministeri a Monza? "Ma sono sedi periferiche!". Ne parliamo dopo... Diceva di Tremonti. "Ecco, se mettiamo in difficoltà pure lui...". Il suo amico Napolitano ha visto Draghi due volte in pochi giorni... "Dipende da come lo si legge. Esercita il suo ruolo di garante, è normale che si interessi di certe questioni. Rischiamo la catastrofe". Draghi al posto di Tremonti? "Improbabile". Torniamo ai ministeri. "Non sono stati spostati, sono uffici operativi. Infatti mi permetto di dissentire dal Colle: ho trovato la reazione di Napolitano fuori misura perché lo Stato ha una moltitudine di uffici periferici...". Così ridimensiona un successo della Lega. "Rispetto ai punti di Pontida questo è il meno impattante. È un segnale di attenzione per il territorio". Non pare che sui punti di Pontida ci siano grandi progressi, a partire dalle missioni di pace... "Più o meno alla fine dell'anno faremo un bilancio. Intanto c'è stata una riduzione sensibile delle missioni". In Veneto la Lega farà i congressi provinciali, nonostante le divisioni interne. "Guardi che avere più di un candidato non fa male alla democrazia. E direi che non ci sono troppi contrasti". È stato espulso il senatore Alberto Filippi. "È un amico, apprezzo il modo con cui ha reagito alla decisione: non ha polemizzato". Lui è stato espulso, altri leghisti indagati neanche sospesi... "Sono d0'accordo che la sanzione sia pesante, ma non va confrontata con altre situazioni". A proposito di guai giudiziari. Su Milanese, ex braccio destro  di Tremonti, voterete per l'arresto? "Non ho ancora approfondito la questione, diversamente da quanto avevo fatto per Papa. Su Papa ero d'accordo con l'arresto". Papa sì, Cosentino no. "Per Cosentino la Lega aveva votato molto malvolentieri, ma in quel caso era una specie di voto di fiducia su Berlusconi. Si risolverebbe tutto limitando l'immunità parlamentare per garantire solo la libertà di pensiero e di espressione...". Così la politica non sarebbe ostaggio delle toghe? "Allora facciamo una riforma complessiva della Giustizia". Se ne parla da 14 anni... "Questo governo aveva i numeri". Andare avanti fino al 2013, un governo tecnico o le elezioni: cosa preferirebbe Tosi? "Decide Bossi". di Matteo Pandini

Dai blog