Colosseo, falso allarme bomba "Uno scherzo di cattivo gusto"

Andrea Tempestini

In pochi minuti una calda domenica d'agosto a Roma si era trasformata in un pomeriggio di paura. Il terrore è stato scatenato da un pacco "sospetto" che ha generato un allarme bomba all'ombra del Colosseo. A innescare il panico un barattolo di latta da cui fuoriusciva una presunta miccia e un innesco, che è stato trovato sotto gli archi del monumento da un volontario della Protezione civile e dell'Associazione di volontariato Roma Alfa 10, Antonio Mastromarino: "L'ho scoperto durante un controllo di routine - ha spiegato -. Quando l'ho visto ho pensato a una bomba, ho mantenuto la calma, in quel momento c'erano più di 1.000 turisti". Latta inoffensiva - Alle 18.30 di domenica il pacco è stato fatto brillare. Al suo interno era pieno per metà di acquaragia con due fili elettrici attaccati a una batteria di 9 volt. Il pacco, in sostanza, era totalmente inoffensivo: si è trattato di un falso allarme bomba al Colosseo. In un primo momento, però, sembrava che una telefonata anonima avesse avvisato di un ordigno nel monumento. "Scherzo di cattivo gusto" - Il sindaco capitolino, Gianni Alemanno, stava ritornando dal Gran Sasso quando ha appreso la notizia. E' subito arrivato al Colosseo e quando l'allarme è rientrato ha rassicurato: "Si è trattato in realtà di un falso allarme quello che è stata segnalato e ritrovato all'interno della prima arcata in direzione dell'arco Costantino. Era una lattina di metallo di acquaragia dalla quale venivano fuori alcuni fili elettrici - ha ribadito -. Si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto, oppure dell'azione di un pazzo", ha concluso il Sindaco.