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Giulio: "Ritoccare manovra" Monito Letta: "Crolla tutto"

Tavolo governo-parti sociali. Berlusconi: "Pronta azione per decreto. Pareggio di bilancio nel 2013. Cdm il 18 agosto". Sottosegretario: "Valutiamo tutto". Tremonti pensa alla patrimoniale, Lega e Marcegaglia: "No". Follia Cgil: "Sciopero generale"

Andrea Tempestini
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"Confermo gli impegni assunti in conferenza stampa. Faremo tutto presto e bene. Siamo già pronti, nelle prossime ore, a una modifica dell'articolo 41 della Costituzione", che riguarda la libertà d'impresa economica. Queste le prime parole di Silvio Berlusconi durante il secondo incontro a Palazzo Chigi tra governo e parti sociali. L'urgenza, come ha dimostrato l'ultima, clamorosa, debacle di Piazza Affari, è massima. Le parole di Gianni Letta la inquadrano: "Qui sta precipitando tutto". Il governo è pronto a intervenire per decreto, i cui contenuti però non sono stati resi noti. Emma Marcegaglia, leader di Confindustria, ha sottolineato piccata che "non ci sono stati anticipati nel dettaglio". La Cgil, da par suo, in un momento di crisi profonda è pronta allo scontro, anche ricorrendo allo sciopero generale: "Se lo schema della manovra così come leggiamo dai giornali verrà confermato nel decreto - ha annunciato il segretario generale, Susanna Camusso - proseguiremo la mobilitazione per cambiarla, senza escludere lo sciopero generale. Tempi e modi li deciderà l'organizzazione". Pronta la replica di Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri: "E' semplicemente irresponsabile parlare già oggi di sciopero generale. E' evidente che ci troviamo di fronte al tentativo pregiudiziale di radicalizzazione dello scontro sociale". Cdm il 18 agosto - Così, mentre si continuano a rincorrere le voci sulle possibili misure da approvare per contenere la crisi, il premier ha annunciato che il Consiglio dei ministri si riunirà il prossimo 18 agosto, aggiungendo poi che l'incontro potrebbe anche essere anticipato. Da par suo, il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, ha sottolineato che "occore ristrutturare la manovra". I nuovi obiettivi di deficit-Pil diventerebbero quindi il 3,8% per il 2011 (da 3,9%), 1,5-1,7% per il 2012 (da 2,7%). Una delle strade che il ministro dell'Economia potrebbe voler seguire per raggiungere il risultato è quella dell'introduzione della tanto osteggiata patrimoniale. Ma è dal Carroccio che arriva un nuovo sonoro rifiuto a questa ipotesi. Entrando a Palazzo Chigi, il capogruppo della Lega alla Camera, Marco Reguzzoni, ha sottolineato che "non si può colpire chi ha risparmiato tutta una vita e i pensionati". Intanto, in via dell'Umiltà, si è tenuto il vertice del Pdl sulla crisi economica e finanziaria. Oltre al segretario nazionale, Angelino Alfano, presenti anche il ministro Giulio Tremonti, i capigruppo di Camera e Senato, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, e i ministri Maurizio Sacconi, Renato Brunetta, Raffaele Fitto, Stefania Prestigiacomo, Paolo Romani, Michela Brambilla e Maria Stella Gelmini. In concomitanza all'inizio del veritce è arrivato anche il leader del Carroccio, Umberto Bossi, che aveva annunciato un faccia a faccia con Berlusconi. Letta: "Governo non esclude nulla" - Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Letta, nel corso dell'incontro con le parti sociali ha snocciolato obiettivi ben chiari: "Raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013" e per farlo "servono scelte rapide e coerenti e il governo sta valutando tutte le possibilità e tutte le ipotesi. In questi cinque giorni - ha continuato - tutto è cambiato, tutto è precipitato - ha detto ancora il sottosegretario -: la realtà è in così rapida evoluzione al punto che è diversa dall'avvio di questo tavolo". Bisogna quindi attivarsi subito. Nei prossimi giorni, verranno aperti dei tavoli "sul lavoro e sulle infrastrutture", ha annunciato il sottosegretario ma non solo. Un terzo verrà istituito "su liberalizzazioni, privatizzazioni e servizi pubblici". Marcegaglia: "No alla patrimoniale"  -  "Vista la situazione di urgenza è bene che il governo vari il 16 o il 18 agosto il decreto sulla finanza pubblica", ha detto nel suo intervento la leader di Confindustria. Non solo i tempi, ma Emma Marcegaglia detta anche le misure. "Vogliamo vedere anche tagli alla spesa pubblica e i provvedimenti sulla tracciabilità dei contanti, per rafforzare la lotta contro l'evasione fiscale - ha spiegato, per poi concludere con un rifiuto netto della patrimoniale -. Credo sia giusto che in questo momento di emergenza per il Paese chi ha di più possa dara un pò di più escludendo però l'ipotesi di una patrimoniale. "Siamo pronti a passi importanti", ha poi ribadito  puntualizzando però che "sul tema del lavoro qualsiasi cosa si decide di fare, deve restare nella disponibilità delle parti sociali". Poi nella conferenza stampa a margine dell'incontro la leader di Confindustria  ha illustrato il punto di vista delle parti sociali, soprattutto in merito al tema del lavoro ed ha precisato che "è un argomento che deve essere trattato esclusivamente dalle parti sociali". Il paese ha bisogno di risposte "noi - dice la Marcegaglia - abbiamo sottolineato la necessità dell'urgenza vista la situazione dei mercati perché il Paese ha bisogno di risposte. Il Paese ha bisogno che si faccia presto e si faccia bene". Barricate Cgil - Più ostico, invece, il primo commento del segretario della Cgil. Dal tavolo si aspettava una mossa più decisa da parte del governo, tanto che Susanna Camusso ha parlato di "un incontro non all'altezza dei problemi" e ha annunciato la mobilitazione se "verranno colpiti solo i soliti noti". La Camusso al tavolo ha ribadito il "no" a interventi che riguardano le pensioni, i redditi da lavoro dipendente, la sanità e l'assistenza.  L'obiettivo del pareggio entro il 2013 va piuttosto raggiunto chiedendo "di più a chi non ha dato, intervenendo con una tassazione significativa sui grandi patrimoni, sull'evasione fiscale e sui costi della politica".

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