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Milano galoppa e sale del 4% con stop vendite allo scoperto

Balzo in avanti delle Borse europee dopo le decisioni dell'Esma per frenare speculatori. A Piazza Affari corrono i titoli bancari

Andrea Tempestini
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La decisione di sospendere le vendite allo scoperto su diverse piazze affaristiche del Vecchio Continente fa correre le Borse. Milano ha chiuso in netto rialzo, pari a 4 punti percentuali per l'indice Ftse Mib (a 15.888 punti) e di 4,09 punti per l'indice All Share, che ha toccato i 15.658 punti. Corrono anche le altre Borse europee, con Parigi che prende il 4,02%, Londra il 3,45% e Madrid (maglia rosa) il 4,86 per cento. A Piazza Affari guadagnano capitalizzazione i titoli del comparto bancario. Brilla Mediobanca in progresso di 9,87 punti, Bp sale dell'8,74%, Bpm del 7,44%, Unicredit prende il 5,6% e Intesa il 3,23 per cento. La spinta per il cospicuo rimbalzo - arrivato al termine di una giornata comunque positiva e in cui, eccezion fatta per l'apertura, non si era mai veleggiato in territorio negativo - è arrivata dall'euforica (finalmente) apertura di Wall Street, che a un'ora dalla chiusura delle contrattazioni europee prendeva 2 punti percentuali. Cronaca di una giornata serena - Il copione della giornata borsistica milanese si era aperto in controtendenza rispetto a quello degli ultimi giorni: Piazza Affari aveva iniziato le contrattazioni con il segno 'meno'. Niente (effimero) rimbalzo iniziale, come accaduto nel resto della settimana. Inizialmente il passivo era dello 0,7%, e poi ha perso ulteriore terreno, fino ad arrivare a perdere più di 2,5 punti percentuali. Poi però, continuando il trend in controtendenza, a metà mattinata sono girate in positivo tutte le Borse europee. Milano intorno alle 10 superava la parità, con l'indice Ftse Mib che guadaganva lo 0,53%, rialzo che poi si è spinto fino a quasi il 2 per cento. Bene i bancari dopo l'inizio difficile. L'inversione di tendenza, dopo l'apertura in calo, anche nelle altre piazze europee, che segnavano crescite tra l'1 e il 2 per cento (Nota: "Trichet, tra errori e critiche, non chiude il suo mandato alla Bce in bellezza. Leggi il commento di Giuliano Zulin). Spread Btp-Bund - Continua la calma e arrivano altre buone notizie dal mercato dei titoli di Stato. Lo spread tra i Btp e il Bund tedesco è sceso sotto quota 270 (269,8 punti), continuando a camminare a braccietto con i Bonos spagnoli, che avevano lo stesso differenziale. I rendimenti del decennale italiano e quello di Madrid, in termini percentuali, si sono ridotti di 5 punti. Si assottiliava anche il premio di rischio della Francia, tornato sotto quota 70 punti base a 67,1. Stop vendite allo scoperto - L'Esma, l'autorità dell'Unione Europea per il controllo dei mercati, ha varato il divieto di vendite allo scoperto in Italia, Francia, Belgio e Spagna. L'intervento, che ha posto sotto ancor maggiore attenzione i mercati per vedere come risponderanno, mira a chiudere uno dei campi privilegiati per la speculazione al ribasso. La Consob, di concerto con l'Esma, ha deciso da oggi, venerdì, di adottare anche posizioni restrittive sulle posizioni nette corte, ossia l'ammontare dei titoli o strumenti finanziari derivati venduti alla scoperto, le cui posizioni non sono chiuse da operazioni di acquisto in senso opposto: il divieto resterà in vigore per 15 giorni. Borse asiatiche - Dal fronte asiatico, nonostante i cospicui rialzi segnati giovedì da Wall Street e dalle Piazze europee, non sono arrivati segnali incoraggianti. La Borsa di Tokio ha chiuso in ribasso dello 0,20 per cento. Lieve rialzo, al contrario, per le Borse cinesi: Shanghai è cresciuta dello 0,45%, mentre la piazza di Shenzhen ha chiuso in crescita di 0,2 punti percentuali.

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