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Galliani bacchetta i calciatori "Scioperino tutta la vita"

Nodo è la 'supertassa': Paperoni del pallone dovranno pagarla. L'ad: "Non le società. Questione su cui non transigo"

Andrea Tempestini
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La manovra anti-crisi del governo tocca anche il calcio. Ovvio, visto che i 'Paperoni' del pallone guadagnano ben più di 90mila euro lordi l'anno: quindi dovranno pagare il cosiddetto contributo di solidarietà. E, altrettanto ovvio, si è scatenata la querelle: ma chi la paga la supertassa? I giocatori oppure le società? Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan, non ha dubbi: "Non abbiamo paura che il campionato si fermi: se è necessario aspettiamo anche sino a dicembre. Del resto pure negli Usa il basket sta correndo questo rischio per una vertenza con i giocatori della Nba". "Scioperino pure tutta la vita" - "Ho sentito un bel po' di presidenti - continua Galliani parlando a La Stampa -, e c'è l'idea diffusa di non darla vinta ai giocatori su questa vicenda del prelievo fiscale". Tradotto: la supertassa la pagano loro. Venerdì è in programma un'assemblea di Lega della Serie A: l'argomento principale sarà prorpio il decreto all'esame del Parlamento. Galliani si prepara allo scontro: "Qualunque cosa ci sia scritto sulla manovra del Governo sul contributo di solidarietà, anticipo che per noi graverà al 100% sui calciatori. Se non sarà così facciano lo sciopero tutta la vita. E' un aspetto - puntualizza - sul quale non si transige. E' una tassa che pagheranno loro e non le società. Questa cosa - ha concluso - va al di là dei contratti, del netto e del lordo".

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