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Scudo-bis, Calderoli e Romani smentiscono: "Non è previsto"

Il leghista: "E' una realta virtuale". Titolare dello Sviluppo Economico: "Non mi risulta". Bossi: scuse a Brunetta per il "nano rompi..."

Andrea Tempestini
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Lo scudo fiscale-bis? "Francamente non ne ho sentito parlare", ha tagliato corto Roberto Calderoli, smentendo le indiscrezioni circolate su una riedizione della misura adottata nel 2009 per far rientrare i capitali in Italia. "Lo sento dai giornali, ma ormai sono i giornali che scrivono le manovre - ha proseguito il ministro per la Semplificazione -. Voi lo scrivete due volte, e a quel punto diventa la realtà virtuale. Una realtà virutale che però nella manovra non c'è". Anche il leader del Carroccio,Umberto Bossi, è tornato a ribadire che cosa, a suo parere, nel pacchetto anti-crisi dovrebbe essere cambiato: "Il punto debole della manovra sono gli enti locali. Dopo aver salvato le pensioni - ha aggiunto - si può trovare una via più completa per gli enti locali". Romani: "Scudo? Non mi risulta" - Alle parole del ministro per la Semplificazione ha fatto eco nel pomeriggio di giovedì Paolo Romani: "A mio avviso, al momento, il Governo non sta studiando l'ipotesi di uno scudo fiscale bis. Alcune modifiche - ha proseguito - sono state proposte, ad esempio quella relativa all'incremento dell'Iva. Fanno parte di alcune ipotesi che erano sul tavolo al momento delle riunioni preparatorie del Consiglio dei Ministri che ha varato la manovra, e ricordo che per alcuni era un'operazione di natura recessiva. Tuttavia - ha proseguito il titolare del dicastero dello Sviluppo Economico - a mio avviso è più opportuno focalizzarsi su un altro aspetto, quello relativo alla necessità assoluta di varare la manovra entro venerdì 12 agosto. Questo è stato fatto e il Presidente della Repubblica ha apposto la sua firma entro le 12 ore successive, a conferma che i tempi erano ristretti". In difesa delle pensioni - Anche Calderoli ha confermato il 'niet' del Carroccio ai ritocchi al sistema previdenziale: "Il governo sulle pensioni è già intervenuto troppe volte". Sull'innalzamento dell'età pensionabile delle donne nel settore privato, ha aggiunto, è importante che "non si mettano in discussione i diritti acquisiti. C'è una differenza di trattamento" tra settore pubblico e settore privato - ha continuato commentando le dichiarazioni del collega Renato Brunetta, secondo il quale anche nel privato è possibile innalzare l'età pensionabile delle donne, dal momento che è già stato fatto nella pubblica amministrazione -. L'adeguamento del settore pubblico era sulla base di un pronunciamento europeo, e, quindi non si sarebbe potuto fare diversamente. Se c'è questa esigenza anche nel privato - ha concluso - benissimo: ma lo si faccia con uno scivolo di una durata sufficiente". Bossi si scusa con Brunetta - A Calalzo, dove mercoledì sera è stato annullato un comizio per i maldipancia della base leghista, Bossi si è poi detto ottimista sul futuro del governo perché "vedo che alla fine troviamo sempre una via giusta, la via possibile che ci fa andare avanti". Il segretario della Lega ha svelato un colloquio telefonico con Silvio Berlusconi, senza rivelarne però i dettagli: "Stiamo facendo delle cose per tenere in piedi il Paese", ha chiosato. Su Tremonti, invece, ha spiegato che "si sente sicuro quando è con noi. Non si sente abbandonato in mezzo ai lupi". Oggi il ministro compie 64 anni: "Faccio gli auguri di riuscire a riposarsi, perché bisogna tornare in Parlamento e riprendere in mano la manovra". Bossi infine si è anche scusato con Brunetta, che era stato apostrofato come "nano rompic... di Venezia". Il Senatùr gli ha telefonato: "Io stimo Brunetta - ha spiegato - lui si è offeso e gli ho telefonato per chiedergli scusa, a volte le parole scappano, la politica in certi momenti si scalda".

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