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Israele-Gaza, vento di guerra Raid, rappresaglie, sparatorie

Nella notte incursioni sulla Striscia. Hamas risponde con i razzi. Al confine scontro a fuoco: morto egiziano. Caccia a commando

Andrea Tempestini
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La comunità internazionale se lo attendeva: l'attentato di giovedì a Eilat, in Israele, in cui hanno perso la vita otto israeliani e sette terroristi, è stato seguito da una notte di scontri. L'aviazione di Tel Aviv, dopo la prima rappresaglia, ha continuato nella sua risposta inviando su Gaza i propri caccia. I missili degli aerei da guerra si sono abbattuti su diversi obiettivi militari di Hamas (che continua a negare il coinvolgimento nell'attentato di giovedì), tra i quali un campo di addestramento, un magazzino di armi e uno dei tunnel sotterranei che conducono illegalmente in territorio israeliano. Secondo fonti palestinesi, nei raid è stato ucciso un adolescente, mentre diverse altre persone sono state ferite. Fonti di sicurezza hanno reso noto che un poliziotto egiziano è stato ucciso in un conflitto a fuoco a ridosso del confine con Israele; un secondo poliziotto sarebbe in coma. La risposta di Gaza - La controffensiva di Israele ha a sua volta scatenato la reazione palestinese, che fin dalle prime ore di venerdì ha bersagliato con razzi sparati da Gaza la regione del Neghev, a nord di Eilat. Nelle città di Ashqelon, Ashdod, Sderot e Beer Sheva le sirene d'allarme hanno suonato a ripetizione. La popolazione ha dovuto cercare riparo. I miliziani, inoltre, hanno scagliato verso il confine israeliano diversi Rpd: ad Ashdod i razzi hanno provocato danni materiali a diversi edifici, tra i quali una sinagogo; due i feriti. Caccia al commando - Proseguono, intanto, le frenetiche ricerche dei responsabili del primo attacco che ha innescato la spirale di violenze. Sulle strade vicino a Eilat e a ridosso del confine egiziano sono stati allestiti diversi posti di blocco, mentre la presenza militare è stata rafforzata. La polizia israeliana è schierata in forze a Gerusalemme est, uno dei punti più caldi e dove potrebbero sorgere manifestazioni e scontri con i fedeli islamici, impegnati nelle preghiere del venerdì e nel Ramadam nella Spianata delle Moschee.

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