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Il baby-kamikaze fa un strage Pakistan, almeno 43 vittime

Un attentatore di 14-15 anni si fa esplodere in una moschea. 117 feriti. Bilancio è ancora provvisorio. Per ora nessuna rivendicazione

Rosa Sirico
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Una bomba è esplosa in una moschea nel nord ovest del Pakistan, area sotto il controllo dei clan tribali, durante le tradizionali preghiere del venerdì. Sale a 43 il numero di vittime, mentre quello dei feriti a 117. Accanto a questo bilancio ufficiale ve ne è un altro offerto dall'emittente Khyber Tv che parla di oltre 50 morti ed una centinaio di feriti. Si tratta dunque di stime provvisorie. L'esplosione è avvenuta nella città di Jamrud, a circa 25 chilometri da Peshawar e capoluogo della regione di Khyber, una zona già da diversi anni scossa dalla violenze dei militanti. L'attentato - L'attentato contro la moschea Jamea Masjid di Masrood nella Khyber Agency pachistana è stato compiuto, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, da un kamikaze di soli 15-16 anni. Al momento dello scoppio all'interno vi erano almeno 500 persone, e secondo i primi resoconti l'attentatore si è fatto esplodere nella hall di ingresso. La deflagrazione è stata di una intensità tale che alcune parti dell'edificio sono crollate. Ancora non è chiaro quante persone siano rimaste intrappolate sotto le macerie. L'attacco non è ancora stato rivendicato.  

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