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Briatore dà un calcio al pallone "Basta con i giocatori viziati"

Flavio vende il Qpr dopo averlo riportato in Premier: "Missione compiuta, ma non fa per me. Troppi lussi: i ricchi diventano poveri"

Andrea Tempestini
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Finisce l'avventura nel calcio di Flavio Briatore. "Non fa per me", ha spiegato l'ormai ex proprietario del Queens Park Rangers, che passa la mano all'imprenditore malese Tony Fernandes. Costo dell'operazione, circa 200 milioni di euro. "Al nostro arrivo il Qpr era ultimo e promettemmo il ritorno in Premier League in un triennio. Così è stato - puntualizza Briatore -. Quindi i conti tornarno. Però non è andata esattamente come avrei voluto. Il calcio rende povero anche chi è ricco...". "Calciatori viziati" - Il manager che ha fatto il bello il cattivo tempo nella Formula 1 si sfoga in un'intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Ce l'ha un po' con tutti. In primis con il sistema calcio: "Si devono investire soldi a getto continuo. E spesso senza logica". Poi anche con i manager: "S'innamorano dei giocatori e dopo due mesi li scaricano". E, soprattuto, con i calciatori: "Sono dei viziati. Un panchinaro guadagna più di un dirigente d'azienda. E se riceve una multa non la paga. Se un calciatore sbaglia c'è sempre un alibi. Tutto è lorodo dovuto. Aerei privati e tanti lussi. Non può continuare così". Meglio la Formula1 - Si fa notare a Briatore che anche nella 'sua' Formula 1 i piloti guadagnano molto. "In tre fanno la differenza, gli altri guadagnano il giusto - ribatte -. E comunque dietro c'è il lavoro di 800 persone. Hanno tante responsabilità". Flavio abbandona così il mondo del calcio. Il suo obiettivo, come ha premesso, lo ha raggiunto. Ma il pallone, a differenza dei motori, non è proprio riuscito a entrargli nel cuore.

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