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Nel 2011 persi 88mila impieghi Giovani famiglie, no risparmi

Tempo di crisi. Unioncamere: "Sul fronte occupazione sarà autunno caldo". Censis e Unipol: "Under 25 senza beni immobiliari"

Andrea Tempestini
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L'emorragia dei posti di lavoro registra un rallentamento, ma per l'occupazione Unioncamere prevede un autunno difficile: il saldo a fine 2011 per le imprese con almeno un dipendente, pari a circa 1,5 milioni, dovrebbe segnare un calo dell'occupazione dipendendte dello 0,7%, pari a 88mila posti di lavoro. Nel dettaglio, secondo lo studio, è più a rischio il lavoro nelle piccole e medie imprese. A livello geografico risulta più in affanno il Sud: nel 2010 il saldo negativo era stato di 178mila unità, pari all'1,5 per cento. I giovani non risparmiano - Il peso della crisi, però, si fa sentire soprattutto nelle famiglie più giovani. Secondo una rilevazione di Censis e Unipol - Welfare, Italia, Laboratorio per le nuove politiche sociali - soltanto il 28% dei nuclei composti da ragazzi fino a 35 anni riesce a risparmiare, mentre il 42% non possiede alcun patrimonio immobiliare e il 40% vive in affitto. Nel dettaglio, soltatno il 28,6% dei capofamiglia fino a 35 anni afferma che la sua famiglia è riuscita a mettere da parte qualche euro (contro una quota del 38% laddove il capofamiglia ha tra i 45 e i 54 anni. Le famiglie più giovani, così, sono quelle più esposte al rischio di indebitarsi: sono il 5% contro una media nazionale che si assesta al 3,7 per cento. Ancora, secondo Censis e Unipol, l'8% dei giovani non può contare su alcun tipo di patrimonio; a questi si aggiunge il 42,6% che non ha nessun patrimonio immobiliare (contro una media del 16,8%).

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