Cerca
Logo
Cerca
+

Extraterrestri SuperSindaci vedono fantasmi: Pisapia e Gigi "in lotta con le forze oscure"

Giuliano e De Magistris avevano promesso la rivoluzione. Ora per giustificare i fallimenti incolpano i fantomatici "poteri occulti"

Andrea Tempestini
  • a
  • a
  • a

Qualcuno chiami l'Esorciccio. Da Sud a Nord l'intera Penisola è sconvolta dall'intervento di forze oscure e maligne, che agiscono nell'ombra allo scopo di distruggere i sindaci di sinistra, impedendo loro di portare a termine le grandiose rivoluzioni promesse. Il primo cittadino milanese Giuliano Pisapia lo ha rivelato ieri  sulla prima pagina dell'Unità: «Poteri occulti contro di me» (stridore di denti in sottofondo). Il suo collega napoletano Luigi De Magistris, in giugno, aveva già denunciato l'intervento di agenti soprannaturali, i quali bloccavano lo smaltimento dell'immondizia: «Fatti inquietanti  hanno impedito la raccolta dei rifiuti», disse, specificando che erano «frutto dell'azione di forze oscure che si stanno mettendo di traverso». Ma chi sono questi poteri? Forse gli odiosi invasori giunti da Marte? I Rettiliani? Che siano scesi in campo i templari?   «I poteri forti ci sono», ha spiegato  il sindaco di Milano,  «non ho alcun dubbio. Oggi sono soprattutto poteri occulti, che tramano nell'ombra, che non vogliono apparire direttamente, che non si espongono, ma che lavorano contro la novità della svolta politica e amministrativa che le elezioni ci hanno consegnato». A questo punto, il cronista dell'Unità si è sinceramente allarmato e ha pensato subito al peggio, cioè che le forze oscure fossero al servizio del Male Assoluto, Silvio Berlusconi. Ma Pisapia traccia uno scenario ancora più inquietante: «No, i poteri che contano sono quelli storici della finanza, delle banche, dell'editoria. Certi immobiliaristi e costruttori che hanno sempre fatto quello che hanno voluto». Le banche, l'editoria, la finanza... Sta a vedere che Pisapia ce l'ha con i suoi amici. Ma non  era lui l'avvocato di Carlo De Benedetti, uno che con la finanza ha qualche dimestichezza e pure con l'editoria, visto che è il dominus del gruppo Espresso?     Però il sindaco è convinto. «Certo, lo vedo chiaramente», spiega. «Questi signori si stanno muovendo, per ora, su due direzioni ben precise. Il primo obiettivo è denigrare la mia figura, come uomo, come politico e come amministratore. È stato un tentativo già fallito durante la campagna elettorale, ma ci stanno riprovando». Esiste, aggiunge, «una certa stampa che gioca all'invenzione e questo non va bene». A chi si riferisce Pisapia? Dice che la stampa è sua nemica. Ma sua moglie, Cinzia Sasso (quella che viveva nella casa del Pio Albergo Trivulzio a fitto agevolato), non lavora forse a Repubblica, dove per altro le fanno scrivere articoli entusiasti sul «vento di cambiamento» che soffia a Milano e la mandano a intervistare il governatore della Lombardia Formigoni, come se non esistesse un mastodontico conflitto d'interessi? Niente da fare, Pisapia ormai vede minacce a ogni angolo della strada, è diventato paranoico. Passa un'auto di lusso? Lui subito pensa al peggio. «Ci sono in giro certi macchinoni», rivela all'Unità. «Da dove vengono tutti questi soldi? Sono infiltrazioni mafiose?». Gesù, che incubo. Vai in ufficio, e ci sono le forze oscure. Esci di casa, e c'è la camorra in limousine.    Il fatto è che a Pisapia e De Magistris  la tensione li schiaccia. Hanno promesso di cambiare il mondo in quattro mosse, e adesso che non ci riescono sudano freddo. Giggino il vizio del complotto ce l'ha da tempo. Nel 2007 - quando gli tolsero l'inchiesta Why Not - tirò subito in ballo gli agenti del male. «Tutto questo è opera di una manina particolarmente raffinata», rivelò al Corriere della Sera. Poi svelò l'arcano: contro di lui operavano «poteri occulti. Massoneria, soprattutto». Quando lo hanno eletto, ha promesso di liberare Napoli dalla monnezza in cinque giorni. Ma i sacchi sono rimasti lì, così si è scatenato: «C'è una regia oscura». Pisapia ha sbandierato il cambiamento, il paradiso in Terra, però finora ha potuto solo aumentare il prezzo dei biglietti del tram. Con questi fallimenti c'è da farsi venire l'esaurimento nervoso. Raccontano in Campania che De Magistris esca la sera a buttare la spazzatura, la getti nel cassonetto e quella torni fuori. Non c'è verso di smaltirla. Le urla di Gigi risuonano per chilometri: «Ci sono le forze oscure! Si mettono di traverso!». A Pisapia va ancora peggio. Sembra che tutti gli alto borghesi amici suoi - quelli che l'hanno sostenuto  in campagna elettorale - siano stati costretti a cambiare vettura, per non spaventarlo. Quando vanno a cena a casa sua - sostengono i bene informati -  lui sbircia dalla finestra e dice alla moglie: «Ma hai visto che macchinoni? Non saranno mica mafiosi? Ci sono certi poteri occulti dell'editoria in giro...». E la Cinzia  , seccata: «Dai, Giuliano, è l'Ingegnere che è venuto a trovarci!». Ma lui, inamovibile, grida: «Taci, sei la solita stampa che gioca all'invenzione!». L'intervista all'Unità, l'altro giorno, l'ha rilasciata tutta da sotto il divano, nascosto. «Sai, di voi non mi fido», ha detto al giornalista, «con quella direttrice che avevate, quella Concita tutta chic... Odora di forza oscura lontano un miglio». di Francesco Borgonovo

Dai blog