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Napolitano al meeting di Cl: "Basta debolezze su evasione"

Il Capo dello Stato bacchetta maggioranza e opposizione. Poi il richiamo: "Il sommerso intollerabile stortura economica e morale"

Andrea Tempestini
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Giorgio Napolitano ha aperto, domenica, il meeting di Cl a Rimini. La crisi economica, ha ricordato, "ha gettato l'Italia in un angoscioso presente" rispetto al quale "è necessaria un'obbligata e concitata ricerca di risposte urgenti e decisioni immediate". Il Capo dello Stato ha poi annunciato l'avvicinarsi di una serie di sfide "ardue e dall'esito incerto" che la politica dovrà affrontare senza dividersi, e "recuperando quello slancio che ha permesso al Paese di superare tutte le crisi che ne hanno contrassegnato la storia". Contro maggioranza e opposizione - Napolitano ha parlato a una platea di giovani che gli hanno tributato diversi applausi. Il Presidente della Repubblica ha poi bacchettato sia maggioranza sia opposizione, invitate a parlare "il linguaggio della verità, nella consapevolezza che dare fiducia non significa alimentare illusioni". Napolitano ha puntato il dito contro le "logiche di parte il cui costo è insostenibie". "Nel momento in cui ci apprestiamo a discutere in Parlamento nuove misure di urgenza, bisogna liberarsi da approcci angusti e strumentali", ha proseguito. Poi il Capo dello Stato s'interroga: "È possibile che si sia esitato a riconoscere la criticità della nostra situazione e la gravità effettiva e le questioni perchè le forze di maggioranza e di governo sono stato dominate dalla preoccupazione di sostenere la validità del proprio operato, anche attraverso semplificazione propagandiste e comparazioni consolatorie su scala europea?": una stoccata al governo. Quindi la reprimenda nei confronti dell'opposizione: "Possibile che da parte delle forze di opposizione ogni criticità della condizione attuale del Paese sia stata ricondotta ad omissione e colpe del governo, della sua guida e della colazione su cui si regge? Lungo questa strada non si poteva andare e non si è andati molto lontano". Lotta all'evasione fiscale - Quindi il presidente ha sfruttato l'occasione del meeting di Cl per lanciare un monito: "Occorre più oggettività nelle analisi, più misure nei giudizi, più apertura e meno insofferenze verso le voci critiche e le opinioni altrui". In questo momento difficile "servono scelte di lungo respiro per una svolta che implica riforme" con cui "rilanciare la crescita". Napolitano parla anche di riforma della Giustizia, da fare "in funzione dell'interesse nazionale". Per il Capo dello Stato, inoltre, l'Italia deve "recuperare affidabilità in Europa e nel mondo sul debito pubblico: lasciarne l'enorme fardello sulle spalle delle generazioni furutre significherebbe macchiarsi di una colpa storica e morale". Quindi un altro appello, questa volta diretto più esplicitamente al Parlamento: "Faccia ora le scelte migliori attraverso un confronto aperto e serio e con la massima equità come condizione di accettabilità. A partire - ha aggiunto - dalla lotta senza debolezze e senza esitare a ricorrere ad alcuno dei mezzi di accertamento e di intervento possibili all'evisione fiscale". Il Capo dello Stato ha definito l'evasione "una stortura, dal punto di vista economico, legale e morale, divenuta intollerabile".

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