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La nuova piroetta di Pisapia: "Poteri forti? Espresso male"

Il Sindaco scrive una lettera al 'Corriere' e spiega: "Non mi sono fatto intendere". Però l'Unità di sabato lasciava ben pochi dubbi

Andrea Tempestini
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"Vi ringrazio dell'attenzione che dedicate alla mia giunta e anche dei suggerimenti e delle critiche che servono a dare a Milano un futuro migliore". Inizia così la lunga lettera che Giuliano Pisapia, il sindaco di Milano, ha inviato al Corriere della Sera per replicare a un articolo del quotidiano di via Solferino. Il sindaco di sinistra, poi, dedica un passaggio della sua missiva per 'rettificare' una sua frase sui "poteri forti", citati in un'intervista all'Unità, e che non gli permetterebbero di svolgere il suo lavoro come vorrebbe (I fantasmi dei SuperSindaci: leggi l'articolo di Francesco Borognovo). La marcia indietro di Giuliano - "Forse mi sono espresso male e voglio tranquillizzare tutti, non sono diventato un 'dietrologo'. Intorno al Comune di Milano ci sono interessi economici molto rilevanti ed è evidente che alcuni soggetti stiano guardando con attenzione alle nostre scelte che hanno solo obiettivo: il bene dei milanesi". Pisapia, insomma, fa marcia indietro dopo aver capito di averla sparata troppo grossa. Ma Giuliano "forse si è espresso male". Talmente male che anche L'Unità, lo scorso sabato, titolava in prima pagina: "Intervista a Giuliano Pisapia. 'Poteri occulti contro di me'". Le cose sono due: o è stato vittima del fuoco amico del quotidiano fondato da Gramsci, o il concetto da lui espresso era tale e quale a quello riportato dal titolo. Le priorità - Per inciso, nella lettera, nella lettera al Corriere, il sindaco di Milano ci tiene a ricordare la sua agenda, sottolineando come non ci siano soltanto "gesti evocativi come il patrocinio al Gay Pride di Milano", ma anche il costante lavoro "per l'integrazione dei migranti e per una convivenza rispettosa delle differenze, anche religiose".

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