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Sei russi beffano il Billionaire: via senza pagare 86mila euro

Prenotano a nome di uno yacht di 70 metri e stappano più di 90 bottiglie di Cristal. Poi scompaiono nel nulla. Briatore beffato

Andrea Tempestini
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Hanno prenotato a nome del Kismet, uno yacht di 70 metri ormeggiato a Porto Cervo. Hanno bevuto e ballato nel privè più esclusivo del Billionaire e sono andati via senza pagare. È quanto riporta L'Unione sarda, che racconta l'avventura al Billionaire di tre ragazzi russi e delle loro fidanzate. La truffa - "In sei hanno stappato più di novanta bottiglie di champagne Cristal - racconta l'Unione - e hanno festeggiato fino all'alba, ma quando il cameriere si è presentato con una ricevuta da 86 mila euro nessuno ha tirato fuori la carta di credito. Alla fine, comunque, è stato raggiunto l'accordo: il comandante dello yacht che ospitava la comitiva ha firmato la fattura e ha assicurato che sarebbe passato il giorno dopo per saldare il debito. In realtà tutti sono spariti nel nulla e ieri sera l'amministratore del Billionaire è andato in caserma e ha presentato una denuncia: i militari hanno rintracciato subito il comandante dello yacht Kismet e gli hanno impedito di lasciare l'Isola". E Briatore aspetta - La denuncia è stata inoltrata alla Procura di Tempio e "ora si attende che il magistrato prenda una decisione. L'ipotesi è quella del sequestro dell'imbarcazione, in attesa che Flavio Briatore e i suoi soci incassino gli ottantaseimila euro che i russi non volevano pagare. Per i sei - prosegue L'Unione -, ma anche per il comandante dell'imbarcazione, la denuncia per truffa è assicurata. Il piano infatti era stato preparato con cura: si sono presentati come i figli di ricchi imprenditori di Mosca, ma probabilmente si trattava di sei giovani squattrinati che avevano organizzato una serata folle sperando di riuscire a farla franca". Rischia il comandante - "I sei intanto sono spariti: i carabinieri - continua il quotidiano sardo - si sono messi sulla loro tracce, ma a Porto Cervo non si sono più visti. Ora dunque a pagare le conseguenze di una bravata un pò troppo costosa potrebbe essere il comandante dello yacht. Nel pasticcio rischia di essere coinvolta anche una società, la Nautica che ha fatto il servizio di management per la barca battente bandiera inglese. Il responsabile dell'azienda, insieme al comandante dello yacht, sono stati interrogati a lungo dai carabinieri".

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