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Real e Barca, clima da saloon: "Ci ammazzeremo in strada"

Il presidente balugrana Sandro Rosell cerca di abbassare la tensione: "Buon senso, o qui finisce male". Spagna, spogliatoio di fuoco

Andrea Tempestini
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Tra dita negli occhi, insulti, controinsulti, videoclip e filmati di risposta, la stagione del calcio spagnolo rischia di trascendere ancor prima di essere inziata (o meglio, dopo una partita appena, l'ormai celeberrima Supercoppa vinta dal Barcellona ma che tutti ricorderanno per il dito nell'occhio di José Moruinho). Così, in un clima già rovente, è arrivato l'appello del presidente del Barcellona: "Fermiamoci o finiremo per ammazzarci in mezzo a una strada". Questo l'allarme lanciato da Sandro Rosell, che cerca di tendere la mano al Real Madrid e di placare la palpabile tensione. "Dobbiamo fare ricorso al buon senso - ha aggiunto -. Se volete una dirigenza prepotente e chiacchierona, cercate da un'altra parte. Noi non siamo così". "C'è qualcosa che non funziona" - "Qualcuno ha lanciato una pietra contro un nostro pullman - ha continuato Rosell-, il sasso ha sfondato un vetro e ha quasi ferito un minore che era con noi. Tutto questo ci ha fatto riflettere: c'è qualcosa che non funziona, che non fa bene alla società. Senza buon senso - è tornato a ripetere - finiremo per ammazzarci per strada. Tutti insieme dobbiamo abbassare la tensione". E per farlo, il presidente blaugrana ci prova anche con un gesto distensivo: il Barcellona, infatti, non chiederà provvedimenti disciplinari per il comportamento di Mourinho nella rissa finale. "Sta agli organi competenti decidere se agire o no, ma Vilanova (il vice di Guardiola che lo Special One ha provato ad accecare, ndr) è il primo a non volere altri problemi". Furie Rosse ad alta tensione - Ma la tensione alle stelle tra Real Madrid e Barcellona si ripercuote anche all'interno dello spogliatoio della nazionale spagnola campione del mondo. Le Furie Rosse, infatti, sono sostanzialmente un mix tra le rose dei due principali club di Spagna, fatta eccezione per una nettissima minoranza di giocatori. Ovvio che il clima, quindi, non sia dei migliori. E così, a ribadire le parole di Rosell, sono arrivate le dichiarazioni di uno di quei pochi che non militano né nel Barca né nel Real, le parole del centrocampista Santi Cazorla. Il giocatore del Malaga ha spiegato: "La situazione nello spogliatoio è al limite. Questi problemi, qualora dovessero continuare, avranno un impatto devastante sulle relazioni in seno alla squadra".

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