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Ostuni, bimbo morso da vipera In ospedale non c'è l'antidoto

Corsa contro il tempo per trovare il siero antiveleno. Le forze dell'ordine lo rintracciano a Foggia. Salvato al limite

Costanza Signorelli
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Corsa contro il tempo per trovare l'antidoto  contro il veleno che l'avrebbe ucciso nel giro di poche ore. E' successo ad Ostuni dove un bambino di 7 anni, in vacanza con la famiglia, è stato morso da una vipera mentra passeggiava per le campagne limitrofe al luogo di villeggiatura. Il piccolo ha accusato un dolore lancinante al braccio, dove il rettile l'ha azzannato. Subito sono intervenuti i soccorsi che l'hanno trasportato d'urgenza all'ospedale Perrino di Brindisi, dove però il siero non c'era. Da quel momento è iniziata la disperata ricerca dell'antidoto che, fortunatamente, si è risolta positivamente. Il bimbo è stato salvato appena in tempo. Istanti di panico - Per rintracciare quello che viene comunemente chiamato siero antivipera, sono state interpellate le forze dell'ordine, che hanno battuto tutti gli ospedali della zona. L'ospedale più vicino dotato del farmaco è risultato essere quello di Foggia, dove una pattuglia della polizia stradale lo ha prelevato e portato fino a Brindisi. Secondo le ricerche degli agenti di polizia, l'altro ospedale pugliese dotato del siero utile a scongiurare gli effetti venefici del morso del rettile, è quello di Barletta, ma quando il secondo ospedale è stato rintracciato, pur essendo molto più vicino a Brindisi rispetto a Foggia, i soccorsi erano già a destinazione. Disguidi che potevano rivelarsi decisivi ma che fortunatamente rimangono semplici dettagli rispetto al fatto principale: l'antidoto è stato somministrato in tempo e il bambino non è più in pericolo di vita.

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