Camusso "Sulle pensioni è stato un golpe" Arriva lo sciopero, la Cgil affila le armi

Giulio Bucchi

La manovra fa imbufalire Susanna Camusso. Il segretario della Cgil non usa mezzi termini per definire la modifica sulle pensioni d'anzianità proposta da Berlusconi, Bossi e Tremonti: "E' un golpe". Parole grosse, ma che rispecchiano il malumore di molti italiani, di destra e sinistra. "Molti ancora non se ne sono resi conto, ma i lavoratori se ne sono accorti. A tutti i maschi italiani che hanno deciso di servire lo Stato attraverso un anno di militare, ora gli si dice di aver perso un anno. Questa è una discriminazione di genere, si colpiscono così tutti i lavoratori precoci". Stesso discorso per gli universitari: "Per tutti coloro che hanno scelto di laurearsi e che hanno speso soldi per riscattare gli anni di laurea va peggio. Oggi questo non vale più e dovranno lavorare almeno 4 o 8 anni se hanno fatto la specializzazione". Secondo la Camusso "il messaggio che passa è che non ci si può fidare dello Stato e delle istituzioni. E questo apre un contenzioso infinito perché tutti potranno dire di essere stati discriminati". Quello che si apre, in parlamento e in piazza, sarà dunque un muro contro muro: "Dopo il vertice di ieri a Villa San Martino - spiega la Camusso  - le ragioni dello sciopero del 6 settembre sono confermate e rafforzate". Guada il video - Cgil: "Sullo sciopero, sempre più convinti"