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Lesbica, litiga con un uomo Sinistra incolpa la Moratti

La surreale città di Pisapia. Il Pdl incredulo per le accuse. Così il Pd spinge forte: è il momento del registro per coppie di fatto

Andrea Tempestini
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Se fosse stata una collutazione tra eterosessuali magari non avrebbe sollevato alcuna indignazione a sinistra. O magari, visto che una dei 2 protagonisti è donna, si sarebbe tirato fuori che il machismo è una forma di fascismo. Fatto sta che la lite tra una lesbica insieme a 2 amiche e un uomo insieme alla sua fidanzata avvenuta in un ristorante - così il resoconto-denuncia di Aurelio Mancuso, presidente di Equality, e Italia Rosaria Iardino, del coordinamento nazionale delle donne del Pd - è stata addebitata dalla sinistra a Letizia Moratti. Conclusione di un'escalation innescata dai commenti dell'uomo sugli atteggiamenti della donna e proseguito con una replica (probabilmente sopra le righe) della donna all'uomo, l'episodio è stato presentato da Rossana Praitano, Presidente del Circolo Mario Mieli, come «colpa dell'attuale classe politica, la stessa che sta facendo scivolare l'Italia nel baratro, che non ha voluto dare nessun segno a favore di tanti gay, lesbiche e transessuali che chiedono da tempo maggiori tutele per la comunità glbt». Nomi e cognomi dei colpevoli, con l'agilità con cui si calcola 2+2=4, li ha forniti a ruota la deputata del Pd Paola Concia. Pronosticando con assoluta certezza che «la giunta Pisapia saprà riempire con azioni concrete il vuoto lasciato», la Concia ha indicato per l'appunto nell'inazione «della precedente giunta Moratti e dl egoverno Berlusconi, nel contrasto ad ogni forma di violenza omofoba e misogina» la causa dell'episodio. Una diagnosi a sentire la quale nel centrodestra pensano che chi gliela racconta li stia prendendo in giro. «Acqua fresca, parole che non meritano neanche una risposta - esordisce un esterefatto Riccardo De Corato - Manca un addebito puntuale, che peraltro non può che mancare: cos'avremmo dovuto fare? Istituire il registro delle coppie di fatto. Noi rispettiamo i principi degli altri, ma abbiamo i nostri e ci attendiamo che siano rispettati». Mentre parla, De Corato ignora di essere un profeta. Come fosse l'equivalente dell'incendio del Reichstag di Berlino nel '33 rispetto la presa di potere nazista, la collutazione porta l'assessore Pierfancesco Majorino ad abbinare la richiesta di severità nei confronti dell'uomo del ristorante (dileguatosi prima dell'arrivo della polizia) all'annuncio che il registro delle coppie di fatto è più vicino che mai: «Il nostro impegno per fare di Milano la capitale dei diritti civili non si ferma e non si fa intimidire: in simili episodi ritroviamo una ragione in più per perseguire il nostro obiettivo». Giocando «a mettersi allo stesso livello della sinistra», il leghista Matteo Salvini la butta sull'ironia: «Che l'episodio riguardi omo o eterosessuali, cristiani o buddisti, certe prese di posizione non possono che far sorridere. Le colpe della Moratti le abbiamo già pagate perdendo le elezioni, e a mettersi allo stesso livello della sinistra c'è piuttosto da dire che è un bruttissimo segnale di degrado civile che nella Milano gentile di Pisapia ci si prenda a schiaffi. Quindi presenteremo con grande urgenza una mozione per chiedere le dimissioni di Pisapia e farò una denuncia dell'episodio anche all'Europarlamento». di Carlo Sala

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