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"Faccio il premier a tempo perso"

Ironia con la Polanco, il primo incontro con Tarantini. Seimila pagine di intercettazioni selvagge contro Berlusconi. Uno scempio da fermare

Giulio Bucchi
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Seimila pagine in tutto. Verbali, intercettazioni, annotazioni della Guardia di finanza. Nelle carte depositate dalla procura di Bari con la chiusura delle indagini su Gianpaolo Tarantini e company sono ricostruiti due anni di vita notturna del premier. E anche i commenti di lui, Silvio Berlusconi, che oltre a rivelare dettagli a Gianpi («avevo 11 donne, ma me ne sono fatto solo  otto perché non potevo fare di più»), ci sono telefonate in cui il Cavaliere si dà un tono con le ragazze. Come il 26 novembre 2008, quando alla ex modella dominicana Marysthell Garcia Polanco spiega ridendo: A tempo perso faccio il primo ministro e me ne succedono di tutti i colori». Il fulcro, nel mare magnum di carte, è l'informativa che le Fiamme gialle depositano ai pm alla fine di giugno. Nelle 269 pagine è ricostruito il “sistema Tarantini”, cioè lo spigliato modo del giovane imprenditore di accattivarsi il presidente del Consiglio per ottenere varie utilità. La prima, espressa in una telefonata del 24 settembre 2008 era quella di «fare il parlamentare». Il documento inizia raccontando il primo incontro Silvio-Gianpi. È il matrimonio della parlamentare Pdl Elvira Savino, dove Berlusconi è testimone della sposa, e Tarantini riesce ad avvicinare il presidente con un escamotage. Il premier ha espresso apprezzamento per Carolina Marconi, della quale chiede il numero di telefono. Gianpi lo ottiene, ma riferisce a Berlusconi che la ragazza gliel'ha negato perché teme di essere contattata mentre è con il fidanzato. Allora si offre di fare da tramite. Berlusconi gli dice di scrivere il suo cellulare di un foglietto e darlo alla guardia del corpo. È così che il numero di telefono di Gianpi viene memorizzato sull'utenza di Silvio. Dopo sarà un caso a farli risentire: Berlusconi lo chiama pensando di telefonare a un altro Gianpaolo e Tarantini ne approfitta. Gli ricorda della cena da organizzare e, poco dopo, ci sarà la prima serata a Palazzo Grazioli. La prima ragazza di Gianpi a finire nel letto del presidente è Terry De Nicolò, la escort che Tarantini “usava cedere” all'ex assessore vendoliano Sandro Frisullo e ai direttori delle Asl. A una delle prime cene Berlusconi annuncia a Tarantini che avrebbe invitato anche Fabrizio Del Noce e Carlo Rossella. «Per fare colpo sulle ragazze». «Così le ragazze sentono che c'è lì qualcuno che ha il potere di farle lavorare», spiegava lo stesso premier.  Oliati gli ingranaggi, c'era solo da concordare quale ragazza portare. Silvio impara a conoscerle, esprime preferenze e Gianpaolo fa di tutto per accontentarlo. Soprattutto con Manuela Arcuri, che rappresenta il «sogno del presidente». Gianpi e Francesca Lana fanno di tutto per convincere l'attrice a  partecipare a una serata. Lei prima rifiuta, poi di fronte al miraggio di un ingaggio nel mondo dello show business per il fratello Serrgio, accetta. Ma Manuela chiede riservatezza. Viene organizzata una serata i quattro: Berlusconi, Tarantini e le due amiche. Poi Tarantini sarebbe andato via dopo cena, lasciando le ragazze da sole con il premier. Ma all'ultimo  l'incontro salta, scrivono i finanzieri: «A causa dell'inibizione dell'Arcuri provocata dalla presenza quella sera a Palazzo Grazioli di Paolo Berlusconi, che conosceva il manager dell'attrice (tale Tarallo)». Poco dopo però il premier cambia idea. In una telefonata del 18 febbraio 2009 Silvio confidava all'amico barese «di essere rimasto molto indignato per la volgarità espressa dalla Manuela Arcuri nel corso di un'intervista rilasciata al programma televisivo “Le Iene”», ritenendola non più gradita, «cancellata». Si rivolge a Tarantini e dice: «meno male che non è stata qui, perché sennò....mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con una troia così.... vabbè cancellata». I militari della Finanza sottolineano anche di quando Berlusconi dovette annullare un appuntamento a Roma, spiegando di dover partire immediatamente per Milano, poiché il volo presidenziale ci sarebbe stato solo quella sera stessa. Giampolo non si era perso d'animo: «Veniamo con lei», e, da quello che l'imprenditore racconta il giorno dopo alla moglie Nicla, hanno «viaggiato tutti con l'aereo privato». Ragazze comprese. Su queste “spedizioni” milanesi Sabina Began si preoccupa di chiedere a Tarantini, parlando delle frequentatrici di Arcore: «Ci stanno al gioco?». Ricevendo una risposta inequivocabile: «Siiiii». Infine vengono a galla i presunti favori imprenditoriali. In una telefonata a Enrico Intini, in società con il dalemiano Roberto De Santis, Gianpi riferiva «che Bertolaso gli aveva consigliato che per portare avanti il progetto di far entrare il Gruppo Intini nella neonata Sel Proc s.c. a r.l. di Finmeccanica era opportuno far contattare Pier Francesco Guarguaglini da Berlusconi, vista l'influenza che questo aveva sul presidente di Finmeccanica». di Roberta Catania

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